La Fabbrica del duomo di Milano mette alla prova Ventura Mazza
Issue Date
April 19, 1635
Chronology
XVII sec.
Authors
Producing entity (organization)
Content
1635, 19 aprile
Commento
Ventura Mazza in Milano propone ai deputati della Fabbrica del duomo di realizzare una copia di dimensioni ridotte del Compianto su Cristo morto e Santi lasciato incompiuto da Federico Barocci affinché la Fabbrica possa verificare la sua capacità di portarla a termine: sia l’originale sia la copia di prova saranno presto consegnate in modo che i deputati possano decidere il da farsi. Dalla conclusione della lettera si evince che Ventura aveva con sé a Milano i disegni di Barocci preparatori per l’opera (Sangiorgi 1982, pp. 63-64, n. LXI; Bonomelli 1993, p. 24; Colzani 2024, pp. 147-148). [Camilla Colzani]
Trascrizione
«Illustrissimi signori, Ventura Mazzi d'Urbino pittore servitore delle Signorie Vostre illustrissime discepolo del signor Federico Baroccio espone alle Signorie loro illustrissime come per mezzo del signore marchese Lonato trattò di compire il quadro lassato imperfetto dal signore Baroccio per la sua morte, quali risposero che volevano prima vedere un poco di saggio, et poi si risolvevano; intanto dovessi fare un angelo sulla parte superiore del quadro, ove non vi è niente, et risolvere in questo di veder qualche cosa del suo, ordinaro al signor Raverta, che ne trattasse seco. Il che fatto gli rispose che il fare un Angelo solo in uno campo così grande senza esser accompagnato da altre figure, non haveria dato gusto alcuno a loro signori né a se stesso. Tuttavia per farle conoscere il desiderio di servirle, aveva pensato di fare uno quadro piccolo conforme al grande, ma finito conforme il pensiero et dissegni lasciati dal signor Baroccio, et questo trattò con detto signor Raverta quale refferì in capitolo et fu accettato il pensiero che si facesse il quadro piccolo, quale se mena per saggio, per cartone et per disegno, et così diede principio al quadro, ma sopravenuto dal contagio cessò dall'opera per campar sanità, et dopo s'amalò d'altre infermità che tra il male, et non avere stanza buona per lavorare, et il mancamento d'altre cose necessarie per finire il quadro, come piviali, mitre, drappi, armature et cose simili, ha atteso a fare altre cose per aiutarsi nel vivere; haveranno tra poco li quadri in fabrica, che così mi è stato ordinato, et vedranno quello esso sa fare se all'opera per compire il grande, et servirle con ogni affetto per darle gusto; non restando dirle che con esso lui haveranno d'avantaggi notabili, che da nissuno altro li possono havere, il primo la maniera del maestro, i disegni del medesimo per compire il quadro, et il quadro piccolo che servirà per commodar gli errori, et perfettionar il grande; et le bacia le mani. Li 19 aprile 1635».
Commento
Ventura Mazza in Milano propone ai deputati della Fabbrica del duomo di realizzare una copia di dimensioni ridotte del Compianto su Cristo morto e Santi lasciato incompiuto da Federico Barocci affinché la Fabbrica possa verificare la sua capacità di portarla a termine: sia l’originale sia la copia di prova saranno presto consegnate in modo che i deputati possano decidere il da farsi. Dalla conclusione della lettera si evince che Ventura aveva con sé a Milano i disegni di Barocci preparatori per l’opera (Sangiorgi 1982, pp. 63-64, n. LXI; Bonomelli 1993, p. 24; Colzani 2024, pp. 147-148). [Camilla Colzani]
Trascrizione
«Illustrissimi signori, Ventura Mazzi d'Urbino pittore servitore delle Signorie Vostre illustrissime discepolo del signor Federico Baroccio espone alle Signorie loro illustrissime come per mezzo del signore marchese Lonato trattò di compire il quadro lassato imperfetto dal signore Baroccio per la sua morte, quali risposero che volevano prima vedere un poco di saggio, et poi si risolvevano; intanto dovessi fare un angelo sulla parte superiore del quadro, ove non vi è niente, et risolvere in questo di veder qualche cosa del suo, ordinaro al signor Raverta, che ne trattasse seco. Il che fatto gli rispose che il fare un Angelo solo in uno campo così grande senza esser accompagnato da altre figure, non haveria dato gusto alcuno a loro signori né a se stesso. Tuttavia per farle conoscere il desiderio di servirle, aveva pensato di fare uno quadro piccolo conforme al grande, ma finito conforme il pensiero et dissegni lasciati dal signor Baroccio, et questo trattò con detto signor Raverta quale refferì in capitolo et fu accettato il pensiero che si facesse il quadro piccolo, quale se mena per saggio, per cartone et per disegno, et così diede principio al quadro, ma sopravenuto dal contagio cessò dall'opera per campar sanità, et dopo s'amalò d'altre infermità che tra il male, et non avere stanza buona per lavorare, et il mancamento d'altre cose necessarie per finire il quadro, come piviali, mitre, drappi, armature et cose simili, ha atteso a fare altre cose per aiutarsi nel vivere; haveranno tra poco li quadri in fabrica, che così mi è stato ordinato, et vedranno quello esso sa fare se all'opera per compire il grande, et servirle con ogni affetto per darle gusto; non restando dirle che con esso lui haveranno d'avantaggi notabili, che da nissuno altro li possono havere, il primo la maniera del maestro, i disegni del medesimo per compire il quadro, et il quadro piccolo che servirà per commodar gli errori, et perfettionar il grande; et le bacia le mani. Li 19 aprile 1635».
Archivist's notes
Coll. AVFDMi, Archivio Storico, cart. 139, ff. 3r-v
Bibl. F. Sangiorgi, Committenze milanesi a Federico Barocci e alla sua scuola nel carteggio Vincenzi della Biblioteca Universitaria di Urbino, Urbino 1982; M. Bonomelli, Federico Barocci e la committenza milanese della Fabbrica del duomo , in «Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana: Libri e documenti», 1993, pp. 18-25; C. Colzani, Documenti milanesi per Federico Barocci, Urbino 2024.
Bibl. F. Sangiorgi, Committenze milanesi a Federico Barocci e alla sua scuola nel carteggio Vincenzi della Biblioteca Universitaria di Urbino, Urbino 1982; M. Bonomelli, Federico Barocci e la committenza milanese della Fabbrica del duomo , in «Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana: Libri e documenti», 1993, pp. 18-25; C. Colzani, Documenti milanesi per Federico Barocci, Urbino 2024.
Physical type
Foglio
Preservation status
Buono
Language
Italiano
Project
Keywords
Ventura Mazza
Giuseppe Raverta