Raffaello Sozi descrive il completamento della cappella della Mercanzia nel duomo di Perugia
Issue Date
December 24, 1569
Chronology
XVI sec.
Authors
Content
1569, 24 dicembre
Commento
Raffaello Sozi (1529-1589) nella sua opera Annali, memorie et ricordi scritti da Raffaello Sotii cominciando l’anno MDXL riferisce che la Deposizione di Perugia (vedi 1567, 2 novembre), allogata nel mese di novembre 1567, viene collocata all’interno della cappella di San Bernardino; Sozi segnala il grande successo del dipinto e del pittore urbinate celebrato come grandissimo «imitatore di Tiziano». [Camilla Colzani, Silvia Filauro]
Trascrizione
«Fabrica della capella della Mercantia. Con molta magnificentia, et superbo et pur ricco ornamento, haveva la magnifica et nobile arte del Collegio della mercantia, rinovata l’antica sua capella di Sa Bernardino nella chiesa cattedrale di San Lorenzo; et certo lo splendore di tanta bella, et degna opera, rende honore in un medesimo a quel nobilissimo Collegio, alla chiesa dov’ella si trova, et a tutta Perugia, per che in tutte le parti è sommamente rara, et pomposa; et certo gl’intendenti amirano lo stucco e l’oro per molto bello e fino, le molte statue, il gratioso modello di tutta quella facciata è molto lodato, et dilettevole a riguardanti; il seggio di noce messo a oro con tanti suttili, et artificiosi intagli è tale che Roma non ha un simile; et si deve fare chiarissimo argomento della spesa che fu fatta nella facciata di stucco, nel seggio, et nella invetriata, che arriva a duemila et cento scudi; che con molto giuditio, et liberalità furono condotti i migliori, et più eccellenti maestri che a quel tempo havessero grido, né perdonandosi alla molta spesa per condurre al desiderato fine quella tanto lodevole opera; et per compimento di quanto vi rimaneva da farsi, l’anno 1567 del mese di novembre fu allocata la pittura della bellissima tavola del Deposto di Croce a messer Federigo Barocci pittore eccellente da Urbino, la quale in tela lavorandola in Perugia, la condusse a desiderato fine et agli 24 di dicembre 1569 fu messa alla cappella di San Bernardino con grandissimo contento degl’huomini della Mercantia; et di tutta Perugia, et gli fu dato per suo pagamento scudi 350 et altri scudi 50 fu pagato per la pigione della casa, in maniera che nella pittura fu speso scudi 400, et nella cappella più di scudi 2500. Si crede che quell’opera debba essere dagli intendenti tenuta di sommo pregio, per essere messer Federigo grandissimo imitatore di Titiano Vecello et per vedersi in essa vera maniera nuova, arteficiosa, et piena di gratia, et di bontà in tutte sue parti».
Commento
Raffaello Sozi (1529-1589) nella sua opera Annali, memorie et ricordi scritti da Raffaello Sotii cominciando l’anno MDXL riferisce che la Deposizione di Perugia (vedi 1567, 2 novembre), allogata nel mese di novembre 1567, viene collocata all’interno della cappella di San Bernardino; Sozi segnala il grande successo del dipinto e del pittore urbinate celebrato come grandissimo «imitatore di Tiziano». [Camilla Colzani, Silvia Filauro]
Trascrizione
«Fabrica della capella della Mercantia. Con molta magnificentia, et superbo et pur ricco ornamento, haveva la magnifica et nobile arte del Collegio della mercantia, rinovata l’antica sua capella di Sa Bernardino nella chiesa cattedrale di San Lorenzo; et certo lo splendore di tanta bella, et degna opera, rende honore in un medesimo a quel nobilissimo Collegio, alla chiesa dov’ella si trova, et a tutta Perugia, per che in tutte le parti è sommamente rara, et pomposa; et certo gl’intendenti amirano lo stucco e l’oro per molto bello e fino, le molte statue, il gratioso modello di tutta quella facciata è molto lodato, et dilettevole a riguardanti; il seggio di noce messo a oro con tanti suttili, et artificiosi intagli è tale che Roma non ha un simile; et si deve fare chiarissimo argomento della spesa che fu fatta nella facciata di stucco, nel seggio, et nella invetriata, che arriva a duemila et cento scudi; che con molto giuditio, et liberalità furono condotti i migliori, et più eccellenti maestri che a quel tempo havessero grido, né perdonandosi alla molta spesa per condurre al desiderato fine quella tanto lodevole opera; et per compimento di quanto vi rimaneva da farsi, l’anno 1567 del mese di novembre fu allocata la pittura della bellissima tavola del Deposto di Croce a messer Federigo Barocci pittore eccellente da Urbino, la quale in tela lavorandola in Perugia, la condusse a desiderato fine et agli 24 di dicembre 1569 fu messa alla cappella di San Bernardino con grandissimo contento degl’huomini della Mercantia; et di tutta Perugia, et gli fu dato per suo pagamento scudi 350 et altri scudi 50 fu pagato per la pigione della casa, in maniera che nella pittura fu speso scudi 400, et nella cappella più di scudi 2500. Si crede che quell’opera debba essere dagli intendenti tenuta di sommo pregio, per essere messer Federigo grandissimo imitatore di Titiano Vecello et per vedersi in essa vera maniera nuova, arteficiosa, et piena di gratia, et di bontà in tutte sue parti».
Archivist's notes
Coll. Biblioteca Comunale di Perugia, ms 1221, f. 55r
Bibl.W. Bombe, Federico Barocci e un suo scolaro a Perugia, Perugia 1909; G. Sapori, Rapporto preliminare su Simonetto Anastagi, in "Ricerche di storia dell'arte", 21, 1983, pp. 77-85.
Bibl.W. Bombe, Federico Barocci e un suo scolaro a Perugia, Perugia 1909; G. Sapori, Rapporto preliminare su Simonetto Anastagi, in "Ricerche di storia dell'arte", 21, 1983, pp. 77-85.
Physical type
Foglio
Preservation status
Buono
Language
Italiano
Project
Keywords
Tiziano Vecellio
Raffaello Sozi