Barocci ha finito la Presentazione della Vergine al Tempio per la Chiesa Nuova e attende l’acconto dalla Fabbrica del duomo di Milano

1603, 16 aprile

Commento
Ludovico Vincenzi in Urbino riferisce al fratello Guidubaldo in Milano che Barocci ha finalmente compiuto la Presentazione della Vergine al Tempio per la Chiesa Nuova a Roma (vedi 1603, 30 aprile) e può ora dedicarsi alle opere per la committenza milanese. Dalla missiva si apprende anche che Barocci contava di ricevere i 100 ducatoni da Laura Corboli (vedi 1602, 16 gennaio; 1603, 2 aprile) per il Sant’Ambrogio e l’imperatore Teodosio , denari che gli sarebbero stati necessari per inviare il quadro atteso a Roma (Sangiorgi 1982, p. 40, n. XXVI, trascrizione parziale; Colzani 2024, pp. 106-107).

Trascrizione
«[…] Il Baroccio finalmente finì il quadro per Roma, che veramente è cosa miracolosa, sì che potrà attendersi, come aveva promesso, a dar satisfatione a cotesti signori di Milano. Il fratello ancora mi ha detto quanto al stuccio che havria veduto di finirlo in tempo che il signor Carlo venendo donde io l’havria potuto portare ma in quanto a me non credo che lo finirà così presto. La signora Laura Corbola, quale faceva tanta instanza che li fossero rimessi li cento scudi, adesso che intese che si era per fare il servitio dice che per prima vuole intendere che voi habiate rimesso in Milano per Fiandra li denari et che poi subito sborsarà qua l'equivalenza. Ondeché il signor Baroccio è restato assai disgustato di detta signora Laura, sì che quanto prima vedete voi, se però non l'haveste fatto, di far rimettere detti denari acciò il signor Baroccio habbia il suo intento, essendo che li bisognavano per far condurre adesso il quadro di Roma […]».

Coll. BUU, Congregazione di Carità, Busta 38, IV, f. 609r-v
Bibl. C. Colzani, Documenti milanesi per Federico Barocci, Urbino 2024.