Barocci sta finendo la progettazione del Compianto su Cristo morto e Santi per il duomo di Milano

1600, 12 luglio

Commento
Ludovico Vincenzi in Urbino scrive al fratello Guidubaldo in Milano riferendo alcune notizie sulla lavorazione in corso del Compianto sul Cristo morto e santi per il duomo di Milano (vedi 1600, 7 marzo, 1600, 10 aprile, 1600, 22 aprile), oggi nei Musei Civici di Bologna, il cui «cartone» è stato pressoché «stabilito»; l’espressione potrebbe riferirsi all’elaborazione di un modelletto grafico (analogo al foglio di Amsterdam, Rijksmuseum, inv. RP.T 1977-138 vedi) oppure alla preparazione di un cartone preliminare alla pittura. A rallentare il lavoro, oltre alla consueta cattiva salute del pittore, è anche l'impegno parallelo sulla Presentazione di Maria al Tempio per la Chiesa Nuova di Roma. Dalla missiva si apprende anche che era stata avviata da parte degli allievi di Barocci l’opera per il duomo di Milano, ossia la pala con Sant’Ambrogio e l’imperatore Teodosio (vedi 1600, 23 aprile) (Sangiorgi 1982, pp. 31-32, n. XVII; Colzani 2024, pp. 88-89).

Trascrizione
«[…] Quanto ai quadri da ora inanzi potrò cominciare a darvi buone nuove poiché il signor Baroccio ha quasi stabilito il cartone, che se piacerà a Dio che si possi condurre a fine quest'opera credo che Milano ne resterà satisfacto, essendo insomma cosa stupenda; ma non ha finito però quel di Roma et vi ha da lavorare su un pezzo: tuttavia per la poca sanità che lui ha e mala indispositione, ha condotto quell'opra a bonissimo termine con meraviglia d'ognuno che sa la sua infirmità. Gli altri due suoi giovani ora non attendono con altro, né attenderanno insino a tanto che non hanno servito a cotesti signori […]».

Coll. BUU, Congregazione di Carità, 38, IV, f. 590v
Bibl. F. Sangiorgi, Committenze milanesi a Federico Barocci e alla sua scuola nel carteggio Vincenzi della Biblioteca Universitaria di Urbino, Urbino 1982; C. Colzani, Documenti milanesi per Federico Barocci, Urbino 2024.