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La contessa Eleonora Cupana, moglie del conte Federico Galli di Urbino, con pubblico istromento dichiara che nel giorno 15 Giugno 1570, nella circostanza del matrimonio di sua sorella Pantasilea con l’Illustrissimo Signor Muzio Rivera di Aquila, fu ad essa assegnata una dote di scudi tremila, parte da pagarsi dal Serenissimo Duca di Toscana, e parte da lei stessa e da suo marito Federico Galli, e ciò per la rinunzia fatta dalla Signora Pantasilea di ogni suo diritto sull’eredità paterna e materna, concernente il possesso del feudo di Poggio Santa Maria. Dichiara inoltre che il residuo dotale dovuto alla sorella Pantasilea si riduce a scudi 1530, ma non avendo sul momento denari per pagarlo, si impegna con suo marito di alienare alcuni introiti del feudo stesso per potere, nel più breve tempo possibile, pareggiare il suo debito.

Donna Pantasilea di Montefalco, moglie del barone Muzio Rivera, con pubblico istrumento, e con il consenso del proprio marito, approva quanto è stato esposto dalla sorella Eleonora.

Busta 27