Quietanza

La nobil donna Emilia, figlia del dottor Luigi de’ Bentivogli da Sassoferrato, e vedova di Matteo di Benedetto di Nicolò Guidarelli di Urbino, fa quietanza a Benedetto ed a Marco di Marco di Benedetto di Nicolò, per avere da essi ricevuta la somma di 460 fiorini.
Rog. Simone d’Antonio.⁽¹⁾

Busta n. 9
⁽¹⁾ Si veda anche il regesto di Antonio Corradini, più particolareggiato:
«La Nobil Donna Emilia figlia del Dottor Luigi de Bentevogli da Sax.to (Sassoferrato), e Vedova di Matteo di Benedetto di Nicolò Guidarelli d’Urbino fa quietanza a Benedetto e a Marco di Marco di Benedetto di Nicolò per avere da essi ricevuta la somma di 460 fiorini in vigore della sentenza data dal Dottor Gaspare de Tagliaferri da Parma Vicario Generale del Duca.
E viceversa li detti Benedetto, e Marco minori di 25 anni autorizzati dal Dottor Simone degli Aliotti da Forlì Podestà d’Urbino col consenso degli egregi Uomini Filippo di Battista di Nicoluccio, e di Giovanni di Nicolò loro prossimi Parenti, fanno quietanza a detta Donna Emilia sopra la quantità di 20 fiorini, e sopra le massarizie, e mobilie pervenute in mano di essa dopo la morte di Matteo di lei marito, e loro zio. Rog. Simone d’Antonio Padre di Agostino Notaro delle maggiori cause civili, e poi del Registro.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 25 verso – 26 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).