Urbino 001 : Miscellanea di scritti riguardanti i Conti e i Duchi di Urbino
Chronology
sec. XIX
Content
Miscellanea di scritti riguardanti i Conti e i Duchi di Urbino:
1. Notizie sull’origine e discendenza dei Conti e Duchi che hanno dominato lo Stato di Urbino: Buonconte di Montefeltro, Montefeltro II, Guidobaldo I da Montefeltro, Galasso I da Montefeltro, Federico I da Montefeltro, Nolfo da Montefeltro, Antonio da Montefeltro, Guidantonio I da Montefeltro, Oddantonio I da Montefeltro, di Gallo Galli.(1)
2. Sugli avvenimenti particolari della morte di Oddo Antonio Duca di Urbino.
3. Notizie posteriori alla nascita del Duca Federico.(2)
4. Vita di Francesco Maria I Feltrio della Rovere, Duca IV di Urbino di G. B. Leoni.(3)
5. Vita di Francesco Maria II della Rovere, divisa in due parti:
la prima da lui stesso scritta,
la seconda da Donato Antonio nobile veneziano con il titolo «Devoluzione dello Stato di Urbino alla S. Sede».(4)
6. Testamento di Francesco Maria II Feltrio della Rovere.
7. Funerale di Francesco Maria II della Rovere.
8. Ricordo della famiglia che teneva il Ser.mo Sign. Francesco Maria II della Rovere.
9. Vita e morte di donna Lavinia Feltria della Rovere Marchesa del Vasto (il Ms. originale trovasi presso il Monastero di S. Chiara di Urbino). (Copie del Rosa).(5)
1. Notizie sull’origine e discendenza dei Conti e Duchi che hanno dominato lo Stato di Urbino: Buonconte di Montefeltro, Montefeltro II, Guidobaldo I da Montefeltro, Galasso I da Montefeltro, Federico I da Montefeltro, Nolfo da Montefeltro, Antonio da Montefeltro, Guidantonio I da Montefeltro, Oddantonio I da Montefeltro, di Gallo Galli.(1)
2. Sugli avvenimenti particolari della morte di Oddo Antonio Duca di Urbino.
3. Notizie posteriori alla nascita del Duca Federico.(2)
4. Vita di Francesco Maria I Feltrio della Rovere, Duca IV di Urbino di G. B. Leoni.(3)
5. Vita di Francesco Maria II della Rovere, divisa in due parti:
la prima da lui stesso scritta,
la seconda da Donato Antonio nobile veneziano con il titolo «Devoluzione dello Stato di Urbino alla S. Sede».(4)
6. Testamento di Francesco Maria II Feltrio della Rovere.
7. Funerale di Francesco Maria II della Rovere.
8. Ricordo della famiglia che teneva il Ser.mo Sign. Francesco Maria II della Rovere.
9. Vita e morte di donna Lavinia Feltria della Rovere Marchesa del Vasto (il Ms. originale trovasi presso il Monastero di S. Chiara di Urbino). (Copie del Rosa).(5)
Description level
Archivist's notes
Segnatura: Urbino 1
(Vecchia segnatura di collocazione: Rep. III, 7)
(1)L’elenco riportato nell’indicizzazione del Moranti contiene alcune imprecisioni, di talché sarà opportuno descrivere i contenuti del documento nel modo appresso indicato, ricordando che a Urbino la Signoria (forma di governo di tipo monarchico, che sostituiva il dominio del gruppo familiare con l’accentramento di tutti i poteri nelle mani di un signore unico, che era anche capo delle forze armate) ha una data d’inizio ben precisa: il 21 dicembre 1375, giorno in cui Antonio da Montefeltro entra trionfante in Urbino e viene acclamato signore dalla popolazione giubilante.
Il manoscritto, dopo il frontespizio, reca una paginetta d’introduzione, dopo di che si hanno i seguenti capitoli:
Buonconte di Monte Feltro Primo Conte d’Urbino (in precedenza conte di Monte Copiolo), carte 2 verso – 5 recto;
Vita di Montefeltrano II° Conte d’Urbino, e ciò che trovasi di Cavalca suo Fratello, carte 5 recto e verso;
Vita di Guido I° di Monte Feltro, e Terzo Conte d’Urbino (protagonista del XXVII canto dell’Inferno), carte 5 verso – 9 verso;
Vita di Galasso I° di Monte Feltro, e Conte Quarto d’Urbino, carte 9 verso – 10 verso;
Vita di Federico I° di Monte Feltro e Conte Quinto d’Urbino, carte 10 verso – 12 recto;
Vita di Nolfo I° di Monte Feltro, e Conte Sesto d’Urbino, carte 12 recto – 14 recto;
Vita di Antonio I° di Monte Feltro e Settimo Conte d’Urbino, carte 14 recto – 15 verso;
Vita di Guid’Antonio I° di Monte Feltro, e Conte Ottavo d’Urbino, carte 15 verso – 19 recto;
Vita di Oddo Antonio I° di Monte Feltro, e Duca Primo d’Urbino, carte 19 recto – 21 recto (F. M.).
(2)A questo titolo, riportato a carta 29 recto, non corrisponde alcun contenuto (F. M.).
(3)Il manoscritto, certamente copiato da Antonio Rosa, consta di appena 11 carte, ed inizia con un elegante frontespizio che non menziona l’autore e recita: Vita di Francesco Maria I. Feltrio della Rovere Duca IV. d’Urbino, che trovasi nella Libraria Vaticana in un Libro di Manoscritti segnato al di fuori col Numero 1239. 1240., che era della celebre Libraria d’Urbino. Poiché la Biblioteca Centrale Umanistica conserva la biografia di Giovanni Battista Leoni, sia manoscritta sia edita a stampa, un semplice confronto consente di considerare certamente errata l’attribuzione proposta da Luigi Moranti. Purtroppo però l’attuale indicizzazione della Biblioteca Apostolica Vaticana, non coerente con il numero indicato nel frontespizio sopra trascritto (che tra l’altro sembrerebbe errato e fuorviante), impedisce di stabilire con certezza chi sia l’autore della biografia in questione. D’altra parte va detto che con tutta evidenza il lavoro di Antonio Rosa - per motivi che non è dato chiarire - si dovette molto presto interrompere: infatti uno degli ultimi episodi raccontati nel manoscritto, abbondantemente incompleto, è la morte di Francesco Maldonado, traditore condannato con altri sette capitani ad essere passato per le picche, episodio che risale al maggio dell’anno 1517, mentre Francesco Maria I della Rovere morì a Pesaro molto tempo dopo, il 20 ottobre 1538 (F. M.).
(4) La relazione sulla devoluzione dello Stato di Urbino alla Santa Sede scritta dal nobile veneziano Antonio Donato, cortigiano della corte Francesco Maria II della Rovere e suo consigliere e confidente intimo nel periodo finale della sua vita, nonché ambasciatore a Roma per la soluzione della questione del Governatore Ecclesiastico, viene presentata da Antonio Rosa, in questa sua compilazione storica, come seconda parte della biografia dell’ultimo duca d’Urbino. È possibile esaminare due edizioni a stampa del documento in questione, pur con alcune variazioni stilistiche (e con l’aggiunta di diversificati documenti di corredo) nelle pubblicazioni appresso indicate: Donato, Antonio, Relazione dello Stato d’Urbino, scritta dopo la morte di Francesco Maria, ultimo duca, concernente gli avvenimenti degli ultimi suoi anni ed il passaggio dello Stato alla Chiesa nel 1631, attribuita ad Antonio Donato, fuoruscito veneziano, in: Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, a cura di Arnaldo Segarizzi, volume secondo: Milano – Urbino, Bari, Gius. Laterza & Figli, 1913, p. 237 – 260. La Biblioteca Centrale Umanistica conserva una copia di quest’opera segnata ‘Coll. Ital. C – IV 19’;
La devoluzione alla S. Sede Apostolica degli Stati di Francesco Maria II. della Rovere VI. ed ultimo Duca d’Urbino, descritta da Antonio Donati nobile veneziano, ed arricchita d’annotazioni dall’Ab. D. Andrea arciprete Lazzari urbinate, in: Colucci, Giuseppe, Antichità picene, tomo XXII, Ripatransone, Gruppo Editoriale Maroni, 1989, (riproduzione facsimilare dell’edizione Fermo, Dai Torchi dell’Autore, M DCC XCIIII), p. 113 - 167. La Biblioteca Centrale Umanistica conserva una copia di quest’opera segnata ‘B – IX 152’ (F. M.).
(5) Come si evince dalla carta 93 recto l’autore della biografia è ‘Don Giulio Cesare Tortorino da Pesaro’ (F. M.).
(Vecchia segnatura di collocazione: Rep. III, 7)
(1)L’elenco riportato nell’indicizzazione del Moranti contiene alcune imprecisioni, di talché sarà opportuno descrivere i contenuti del documento nel modo appresso indicato, ricordando che a Urbino la Signoria (forma di governo di tipo monarchico, che sostituiva il dominio del gruppo familiare con l’accentramento di tutti i poteri nelle mani di un signore unico, che era anche capo delle forze armate) ha una data d’inizio ben precisa: il 21 dicembre 1375, giorno in cui Antonio da Montefeltro entra trionfante in Urbino e viene acclamato signore dalla popolazione giubilante.
Il manoscritto, dopo il frontespizio, reca una paginetta d’introduzione, dopo di che si hanno i seguenti capitoli:
Buonconte di Monte Feltro Primo Conte d’Urbino (in precedenza conte di Monte Copiolo), carte 2 verso – 5 recto;
Vita di Montefeltrano II° Conte d’Urbino, e ciò che trovasi di Cavalca suo Fratello, carte 5 recto e verso;
Vita di Guido I° di Monte Feltro, e Terzo Conte d’Urbino (protagonista del XXVII canto dell’Inferno), carte 5 verso – 9 verso;
Vita di Galasso I° di Monte Feltro, e Conte Quarto d’Urbino, carte 9 verso – 10 verso;
Vita di Federico I° di Monte Feltro e Conte Quinto d’Urbino, carte 10 verso – 12 recto;
Vita di Nolfo I° di Monte Feltro, e Conte Sesto d’Urbino, carte 12 recto – 14 recto;
Vita di Antonio I° di Monte Feltro e Settimo Conte d’Urbino, carte 14 recto – 15 verso;
Vita di Guid’Antonio I° di Monte Feltro, e Conte Ottavo d’Urbino, carte 15 verso – 19 recto;
Vita di Oddo Antonio I° di Monte Feltro, e Duca Primo d’Urbino, carte 19 recto – 21 recto (F. M.).
(2)A questo titolo, riportato a carta 29 recto, non corrisponde alcun contenuto (F. M.).
(3)Il manoscritto, certamente copiato da Antonio Rosa, consta di appena 11 carte, ed inizia con un elegante frontespizio che non menziona l’autore e recita: Vita di Francesco Maria I. Feltrio della Rovere Duca IV. d’Urbino, che trovasi nella Libraria Vaticana in un Libro di Manoscritti segnato al di fuori col Numero 1239. 1240., che era della celebre Libraria d’Urbino. Poiché la Biblioteca Centrale Umanistica conserva la biografia di Giovanni Battista Leoni, sia manoscritta sia edita a stampa, un semplice confronto consente di considerare certamente errata l’attribuzione proposta da Luigi Moranti. Purtroppo però l’attuale indicizzazione della Biblioteca Apostolica Vaticana, non coerente con il numero indicato nel frontespizio sopra trascritto (che tra l’altro sembrerebbe errato e fuorviante), impedisce di stabilire con certezza chi sia l’autore della biografia in questione. D’altra parte va detto che con tutta evidenza il lavoro di Antonio Rosa - per motivi che non è dato chiarire - si dovette molto presto interrompere: infatti uno degli ultimi episodi raccontati nel manoscritto, abbondantemente incompleto, è la morte di Francesco Maldonado, traditore condannato con altri sette capitani ad essere passato per le picche, episodio che risale al maggio dell’anno 1517, mentre Francesco Maria I della Rovere morì a Pesaro molto tempo dopo, il 20 ottobre 1538 (F. M.).
(4) La relazione sulla devoluzione dello Stato di Urbino alla Santa Sede scritta dal nobile veneziano Antonio Donato, cortigiano della corte Francesco Maria II della Rovere e suo consigliere e confidente intimo nel periodo finale della sua vita, nonché ambasciatore a Roma per la soluzione della questione del Governatore Ecclesiastico, viene presentata da Antonio Rosa, in questa sua compilazione storica, come seconda parte della biografia dell’ultimo duca d’Urbino. È possibile esaminare due edizioni a stampa del documento in questione, pur con alcune variazioni stilistiche (e con l’aggiunta di diversificati documenti di corredo) nelle pubblicazioni appresso indicate: Donato, Antonio, Relazione dello Stato d’Urbino, scritta dopo la morte di Francesco Maria, ultimo duca, concernente gli avvenimenti degli ultimi suoi anni ed il passaggio dello Stato alla Chiesa nel 1631, attribuita ad Antonio Donato, fuoruscito veneziano, in: Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, a cura di Arnaldo Segarizzi, volume secondo: Milano – Urbino, Bari, Gius. Laterza & Figli, 1913, p. 237 – 260. La Biblioteca Centrale Umanistica conserva una copia di quest’opera segnata ‘Coll. Ital. C – IV 19’;
La devoluzione alla S. Sede Apostolica degli Stati di Francesco Maria II. della Rovere VI. ed ultimo Duca d’Urbino, descritta da Antonio Donati nobile veneziano, ed arricchita d’annotazioni dall’Ab. D. Andrea arciprete Lazzari urbinate, in: Colucci, Giuseppe, Antichità picene, tomo XXII, Ripatransone, Gruppo Editoriale Maroni, 1989, (riproduzione facsimilare dell’edizione Fermo, Dai Torchi dell’Autore, M DCC XCIIII), p. 113 - 167. La Biblioteca Centrale Umanistica conserva una copia di quest’opera segnata ‘B – IX 152’ (F. M.).
(5) Come si evince dalla carta 93 recto l’autore della biografia è ‘Don Giulio Cesare Tortorino da Pesaro’ (F. M.).
Physical type
Volume
Description
Cart., leg. in cartone, sec. XIX, mm. 270 x 190, 1 c. di guardia anteriore moderna, 95 cc. numerate a matita dal restauratore, 1 c. di guardia posteriore moderna.
Preservation status
Buono
Notes on the preservation status
Il volume è stato restaurato dal Centro di Restauro del Libro di Dondi & Pandolfi - Urbino
Language
Italiano
File(s)
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Name
URBINO_1_001.jpg
Size
2.57 MB
Format
JPEG
Checksum (MD5)
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