Piera figlia di Luca di Ugolino e vedova di Bartolomeo di Marino dalla Villa di Castelbuccione, confessa di aver ricevuto dalla Fraternita di Piandimercato, che fu erede di detto Bartolomeo, tutto quello che per testamento venne ad essa lasciato dal defunto marito.
Rog. Simone d’Antonio di Urbino.⁽¹⁾

Busta n. 9
⁽¹⁾ Si veda anche il regesto di Antonio Corradini, che in questo caso alla fine si concede alcune considerazioni di carattere numismatico, brevi ma comunque di un certo interesse:
«Piera figlia di Luca di Ugolino, e Vedova di Bartolomeo di Marino dalla Villa di Castelbuccione facendo quietanza confessa di aver ricevuto dalla Fraternita stata erede di detto Bartolomeo, e da Antonia di lui madre, una cassa colla biancheria lasciata a detta Piera dalla sua suocera Antonia, e fiorini 38 lasciati a detta Piera dal suo marito Bartolomeo, cioè fiorini 33 per la restituzione della Dote e lire 10 per il legato.
E questo fa la detta Piera, perché a conto dei 38 fiorini riceve da Antonio di Giovanni di Cambio dall’Isola Sindaco della Fraternita una casa del Borgo dell’Evagine presso la via, i beni di Mastro Serafino di Mastro Avicenna mediante l’androne, i beni di Bernabeo altrimenti Papa mediante l’androne, e i beni di Cicco di Ugolino. Rog. Simone d’Antonio della Quadra Pusterla. Vedi N.° 435 pag. [spazio bianco], e si conchiuda, che il Ducato era uguale al fiorino, e che la lira era la metà del fiorino, ma la lira buona [il Corradini indica con il numero 435 del suo repertorio il documento che la Biblioteca Universitaria di Urbino attualmente conserva segnato «Busta 8, pergamena numero n. 378 del 12 ottobre 1448», contenente il testamento di Bartolomeo di Giovanni di Marino della Villa di Castelbuccione].»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 93 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).

Buono