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Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12731/4003
Numero di corda: 408
Data puntuale: 6-mag-1461
Data secolare: XV sec.
Titolo: Testamento
Soggetto produttore (organizzazione): Congregazione di Carità 
Contenuto: 
Testamento di Gregorio di Giovanni di Berardo, che lascia la Fraternita di Piandimercato erede di tutti i suoi beni. Rog. Bartolomeo da Monteguiduccio.(1)
Livello di descrizione: Congregazione di Carità 
Identificativo URI: http://hdl.handle.net/20.500.12731/4003
Note dell'archivista: 
Busta n. 9
(1) A parte la differenza tra i due regestatori nell’individuazione del corretto nome del testatore (circostanza che in ogni caso va valutata come d’importanza non del tutto secondaria), sarà senz’altro utile esaminare il regesto di Antonio Corradini, che con la sua ricchezza di particolari rende evidente la parzialità, se non la conclamata inattendibilità, del regesto di Luigi Nardini:
«Giorgio di Giovanni di Berardo dal Castello di Monteguiduccio del Contado d’Urbino nel suo testamento lascia alla Pieve di S. Pancrazio posta nella corte di detto Castello due fiorini, un pezzo di terra selvata nella detta Corte in vocabolo Loreto, e più un pezzo di terra selvata nella corte dell’Isola in vocabolo Montecastagno.
Lascia all’Arciprete di detta Pieve affinché celebri le messe di S. Gregorio bolognini 60.
(Le Messe di S Gregorio non proibite erano e sono 30. Dunque la limosina era due bolognini per Messa).
E più quattro legni per la Casa della detta Pieve; e che possa piantare i legni nel muro di detto Testatore in caso che voglia accrescere la Casa della detta Pieve nel detto Castello di Monteguiduccio.
Lascia alla Fraternita di S. Giovanni di detto Castello un pezzo di terra soda nella corte dell’Isola presso i beni dell’Illustrissimo Signor Nostro in vocabolo Montecastagno.
Lascia a Battista di Piero di Antonio da Monteguiduccio un pezzo di terra nella corte dell’Isola in vocabolo Trebbio de Giudei presso i beni dell’Illustrissimo Signor Nostro.
Lascia a Marino di Antonio di Alberghetto da Monteguiduccio quattro pezzi di terra. Lascia a Marina sua Moglie oltre la dote da restituirsi anche una casa nel castello presso la piazza e la casa della Pieve, e più il vitto, e vestito nella Casa del Testatore.
Lascia a Bartolo di Giacomo di Vanuccio una fossa da grano nel piano di portanile, ed una botte di 14 salme.
In tutti gl’altri suoi beni instituisce erede la Fraternita di Pian di mercato d’Urbino. Rog. Bartolomeo di Ser Antonio di Ser Giorgio da Monteguiduccio della quadra di Pusterla nella Casa del Testatore, essendo presenti Don Niccolò di Cuccio (Cutii) Arciprete della detta Pieve, Domenico di Angelo altrimenti Battelana, Andrea di Bartolo, Niccolò di Guido etc. etc. da Monteguiduccio.
Il detto Testatore morì nel giorno 9 Maggio 1461.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 89 verso – 90 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Tipologia fisica: Rotolo
Stato di conservazione: 
Mediocre
Note sullo stato di conservazione: 
Il documento presenta evidenti lacerazioni in basso e sul lato sinistro. Segni evidenti di umidità.
Lingua: Latino
Progetto: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Compare nelle collezioni:1.1 Sezione Pergamene

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