Testamento di Ambrogio Barocci, padre di Federico
Issue Date
September 13, 1583
Chronology
XVI sec.
Content
1583, 13 settembre
Commento
Ser Ambrogio Barocci fa testamento in casa propria (in contrada San Giovanni) alla presenza dei testimoni Francesco di Antenore Baldelli, Ventura Mazza di Cantiano, Baldo di Battista Pastinaghe, maestro Giacomo Fiorone Cardone e suo figlio Guerrino di Urbino (Duro 2024, p. 92).
Ambrogio Barocci costituisce eredi i suoi due figli Federico e Simone anche per la terza parte dell’eredità della predefunta Elisabetta, sua moglie e loro madre, come da testamento rogato da ser Crescentino Mattei.
Dato che alla dote di 900 scudi della figlia Giulia ha contribuito per massima parte Federico, la divisione dei seguenti beni avviene solo tra i due figli maschi (in due parti):
- il fondo di Ca’ Messere in Villa di Salsola, confinante coi beni degli eredi di Giovanni Alberto Barocci;
- la casa in contrada San Giovanni: la parte retrostante a Federico, quella antistante a Simone.
Riservando per sé 25 fiorini, incarica i due figli maschi di pagare 100 fiorini alla sorella Girolama ed altri 100 al monastero di Santa Caterina insieme a panni di lino e di lana, utensili e masserizie che si usano dare a coloro che fanno ingresso in monastero nella città di Urbino, anche se deciderà di non monacarsi.
Si rileva che tra i testimoni sono presenti il giovane allievo di Barocci, Ventura Mazza, e Francesco Baldelli, pittore e collaboratore del maestro, che una testimonianza relativa alla morte precoce (vedi 1591, 21 luglio) qualifica come suo nipote; vedi anche 1585, novembre; 1585; 1588, 29 luglio. [Filippo Duro]
Commento
Ser Ambrogio Barocci fa testamento in casa propria (in contrada San Giovanni) alla presenza dei testimoni Francesco di Antenore Baldelli, Ventura Mazza di Cantiano, Baldo di Battista Pastinaghe, maestro Giacomo Fiorone Cardone e suo figlio Guerrino di Urbino (Duro 2024, p. 92).
Ambrogio Barocci costituisce eredi i suoi due figli Federico e Simone anche per la terza parte dell’eredità della predefunta Elisabetta, sua moglie e loro madre, come da testamento rogato da ser Crescentino Mattei.
Dato che alla dote di 900 scudi della figlia Giulia ha contribuito per massima parte Federico, la divisione dei seguenti beni avviene solo tra i due figli maschi (in due parti):
- il fondo di Ca’ Messere in Villa di Salsola, confinante coi beni degli eredi di Giovanni Alberto Barocci;
- la casa in contrada San Giovanni: la parte retrostante a Federico, quella antistante a Simone.
Riservando per sé 25 fiorini, incarica i due figli maschi di pagare 100 fiorini alla sorella Girolama ed altri 100 al monastero di Santa Caterina insieme a panni di lino e di lana, utensili e masserizie che si usano dare a coloro che fanno ingresso in monastero nella città di Urbino, anche se deciderà di non monacarsi.
Si rileva che tra i testimoni sono presenti il giovane allievo di Barocci, Ventura Mazza, e Francesco Baldelli, pittore e collaboratore del maestro, che una testimonianza relativa alla morte precoce (vedi 1591, 21 luglio) qualifica come suo nipote; vedi anche 1585, novembre; 1585; 1588, 29 luglio. [Filippo Duro]
Archivist's notes
Coll. ASU, Fondo Notarile, Bondini Guidantonio, vol. 1065 (1583-1585), cc. 32r-33r
Bibl. F. Duro, Documenti urbinati su Federico Barocci. 1, Urbino 2024
Bibl. F. Duro, Documenti urbinati su Federico Barocci. 1, Urbino 2024
Physical type
Foglio
Preservation status
Buono
Language
Italiano
Project
Keywords
Ambrogio Barocci
Francesco Baldelli
Ventura Mazza
Baldo di Battista Pastinaghe
Giacomo Fiorone
Guerrino Fiorone
Simone Barocci
Elisabetta Barocci
Crescentino Mattei
Giulia Barocci
Giovanni Alberto Barocci
Girolama Barocci
Project