Seduto a terra in primissimo piano, un puttino alato tiene uno scettro e una corona. Poco addietro si stagliano i due protagonisti della rappresentazione: il Beato Pietro Gambacorta da Pisa e un grande angelo. Il padre girolamino, inginocchiato a terra, connotato da un'accentuata calvizie e da una fluente barba canuta, indossa l'abito talare dell'ordine e interagisce con l'angelo che gli sta di fronte. Costui posa in piedi su una nuvola, stagliandosi contro un fondale dorato e porge al Beato Pietro le pagine aperte di un libro, con la scritta "IUXTA HANC NORMAM VIVES", in riferimento alla regola dell'ordine, alla quale Pietro Gambacorta aderì con la propria vita. Nello sfondo, al di là di una parete rocciosa, si profila la sagoma di una collinetta con degli alberi e un edificio ecclesiastico, nel quale occorre riconoscere il primo monastero della congregazione istituito dal Beato Pietro a Montebello sui monti delle Cesane. La corona e lo scettro deposti a terra alludono al precetto di povertà osservato dal santo fondatore. [...]
Marilena Luzietti
Tratto da:
Raccolte d'arte 1. / a cura di Bonita Cleri ; presentazione di Stefano Pivato ; con un saggio di Giovanna Perini Folesani ; testi di Bonita Cleri, Daphne De Luca, Fabio Fraternali, Anna Fucili, Marilena Luzietti, Marcella Pantalone ; schede di Anna Maria Ambrosini Massari ... [et al.], Urbino : Università degli Studi Carlo Bo, 2014, pp. 135-137.

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