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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5865
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXVI sec.
dc.date.accessioned2021-11-08T10:32:24Z
dc.date.available2021-11-08T10:32:24Z
dc.date.issued1543-10-02
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/5865
dc.description.preservationBuono
dc.format.mediumPergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.source.contentAntonio Vescovo di Sabina, con l’autorità ricevuta dal Papa, commette al Proposto ed all’Arcidiacono della Metropolitana di Urbino, di concedere ai Rettori della Fraternita di Piandimercato la licenza di vendere o permutare i beni stabili lasciati alla detta Fraternita da Antonio di Gaudenzio di Urbino. (Nel rovescio della pergamena, però con scrittura di altra mano, si legge: «Licenza di poter vendere o permutare le terre di Schiavonia»).<sup>(1)</sup>
dc.titleVendita
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 11 <sup>(1)</sup> Il testamento di Antonio di Gaudenzio è conservato in questo stesso fondo, v. busta numero 11, pergamena numero 502 del 7 ottobre 1515, della quale sono disponibili sia il regesto del Nardini, sia il regesto del Corradini (per quest’ultimo si veda la nota 156); peraltro in nessuno dei due si fa menzione delle terre di Schiavonia. Il toponimo «Schiavonìa» è oggi caduto in disuso, di talché converrà tentare per quanto possibile di fare un minimo di chiarezza: all’epoca indicava – pare - una località, una zona dai confini che oggi appaiono labili ed imprecisi, collocata nel territorio tra Urbino e Fermignano; a tale riguardo ci viene in soccorso una biografia della beata Santuccia da Gubbio (1237 circa – 21 marzo 1305), fondatrice dell’Ordo Santucciarum): Appresso Urbino, in un luogo, detto Schiauonia, edificò un Monastero di santa Maria Madalena, doue costituì Abbadessa sora Francesca sua discepola. (Jacobilli, Lodovico, <i>Vite de’ santi e beati dell’Umbria, e di quelli i corpi de’ quali riposano in essa provincia, con le vite di molti serui di Dio dell’istessa</i>, descritte dal sig. Lodouico Iacobilli da Foligno, protonotario apost. tomo secondo, Foligno, appresso Agostino Altierij, 1656, p. 228). Ancora oggi esiste, nel centro di Fermignano, la Chiesa di Santa Maria Maddalena, alla quale era associato un convento di benedettine preposto all’accoglienza delle orfane, sicuramente esistente ed attivo fino a pochi anni fa. Per quanto riguarda la diocesi di Sabina (v. <i>supra</i>), suffraganea della diocesi di Roma, sappiamo che fu guidata dal vescovo Antonio Pucci dall’8 gennaio 1543 alla morte, avvenuta il 12 ottobre 1544, tuttavia non è stato possibile disambiguare le ragioni del suo intervento nella vicenda sopra descritta.
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: novembre 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit545
item.openairetypeitem
item.date1543-10-02
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.cerifentitytypePublications
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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