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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5850
Archival Unit: 530
Issue Date: 18-Jul-1534
Chronology: XVI sec.
Title: Dote
Producing entity (organization): Congregazione di Carità 
Content: 
Giovanni Matteo Castellucci da Montefalcone dovendo restituire 300 fiorini d’oro per la dote di Elisabetta, figlia di Giacomo di Marco Zanca e moglie di Marcantonio figlio di detto Giovanni Matteo, consegna ad Elisabetta diversi terreni e più una casa in Montefalcone.
Rog. Francesco di Gaspare Fazzini.(1)
Description level: Congregazione di Carità 
URI Identifier: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5850
Archivist's notes: 
Busta n. 11
(1) Si veda anche il regesto di Antonio Corradini:
«Giovanni Matteo Castellucci dal Castello di Montefalcone fin dal 1524 aveva ricevuto 300 fiorini di moneta vecchia per la Dote di Elisabetta figlia di Giacomo di Marco Zanca, e moglie di Marcantonio figlio di detto Giovanni Matteo il quale cominciando a declinare alla povertà mediante i debiti, venne poi citato dinanzi al Podestà d’Urbino, da cui uscì la sentenza per la restituzione della detta Dote, come per mano di Battista di Giovanni Falsabotti.
Dopo varie discussioni litigiose non senza molte spese si venne alla transazione, per cui il detto Giovanni Matteo per la detta dote dà, e consegna un pezzo di terra nel Contado di Cagli nella Corte di Castell’onesto in vocabolo Cornazzani; e più la metà di un podere indiviso con Girolamo e Bernardino de Guidalotti posto nel Contado di Cagli nella Corte di Castel Drogo ossia Donico in vocabolo S. Angelo traverso; e più un pezzo di terra nel detto Contado in vocabolo Valle, ossia Lame; e più un pezzo di terra nella Corte di Montefalcone in Vocabolo S. Maria del Petriccio; e più una casa nel detto Castello. Rog. Francesco di Gaspare Fazzini.
Il Notajo Battista di Giovanni Felsabotti [sic] era Nipote di Don Tommaso di Battista Falsabotti Rettore di S. Arduino di Montavorio, che nel libro B dell’enfiteusi della sua Parocchia per suo Ordine scritto nel 1513 da Ser Matteo di Ser Tommaso degl’Oddi d’Urbino lasciò scritto la seguente memoria qui fedelmente riportata:
faccio vera, et indubicta memoria quando naque el mamulo al mio carissimo Ser Batisto mio honorabile Nepote naque adi 3 de genaro ale dicioto hore 1544 adi tre de genaro. Et ave el suo Bon nome Ponpilio [sic]: nel nome de dio Onipotente. Don Thomaso sub scripsi amene.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 36 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Physical type: Rotolo
Preservation status: 
Buono
Language: Latino
Project: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene

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