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Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5840
Numero di corda: 520
Data puntuale: 9-mag-1526
Data secolare: XVI sec.
Titolo: Testamento
Soggetto produttore (organizzazione): Congregazione di Carità 
Contenuto: 
Benedetto di Francesco de’ Becchi, Sindaco della Fraternita di Piandimercato, col beneficio della legge, prende l’eredità del quondam Giovanni, canavaro [questo antico termine dovrebbe essere una delle numerose forme varianti di un sostantivo atto ad indicare il cantiniere: ‘canovàio’, ‘canevaro’, ‘canovaro’ oppure, appunto, ‘canavaro’] del Duca d’Urbino, il quale prima di morire in Osimo, con suo testamento istituì sua erede la detta Fraternita.
Rog. Federico del quondam Berardino di Antonio de’ Veterani di quadra Pusterla.(1)
Livello di descrizione: Congregazione di Carità 
Identificativo URI: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5840
Note dell'archivista: 
Busta n. 11
(1) Anche se d’importanza non primaria, il regesto di Antonio Corradini ci consente di apprendere particolari quali il luogo preciso in cui l’atto fu rogato, i testimoni presenti e la consistenza – seppure non dettagliatissima – dell’eredità del cantiniere Giovanni:
«Carta.
Dinanzi al Dottor Federico Ondedei da Gubbio Podestà d’Urbino, e Giudice delle maggiori cause civili, Benedetto altramente Betto di Francesco de Becchi Sindaco della Fraternita di Pian di mercato col benefizio della legge prende l’eredità del quondam Giovanni Canavaro del Duca d’Urbino, il quale prima di morire in Osimo col suo testamento instituì erede la detta Fraternita.
Rog. Federico del quondam Berardino di Antonio de Veterani della quadra di Pusterla nel Palazzo del Podestà nella detta quadra di Pusterla presso la Piazza grande, il Palazzo de Signori Priori etc. essendo presenti Ser Baldo degli Alberti, Ser Francesco de Beni, e Ser Bartolomeo di Ser Lodovico.
Poscia premesse le citazioni etc. sotto il dì 17 Maggio vien compito l’Inventario della detta eredità, nel quale si vede segnato un Podere posto nella Corte del Castello di Cotogno nella Villa di Piè del campo, una botte, 24 pecore, 13 porci etc.
Il Podestà v’interpone la sua autorità.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 115 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Tipologia fisica: Rotolo
Stato di conservazione: 
Buono
Lingua: Latino
Progetto: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Compare nelle collezioni:1.1 Sezione Pergamene

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