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Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5838
Numero di corda: 518
Data puntuale: 26-gen-1525
Data secolare: XVI sec.
Titolo: Permuta
Soggetto produttore (organizzazione): Congregazione di Carità 
Contenuto: 
I Rettori della Fraternita di Piandimercato, riuniti in adunanza, stabiliscono una permuta di stabili con Girolamo dall’Angelo di Urbino e Berardina sua moglie.
Rog. Matteo del quondam Gerio di Ventura degli Accomandi della quadra del Vescovado.(1)
Livello di descrizione: Congregazione di Carità 
Identificativo URI: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5838
Note dell'archivista: 
Busta n. 11
(1) Il regesto del Corradini è più circostanziato, ed alcuni particolari aggiunti, ad esempio i nomi dei rettori della Fraternita autori della permutazione, potrebbero interessare gli eruditi; per queste ragioni esso viene riportato integralmente qui di seguito:
«I Rettori della Fraternita di Piandimercato d’Urbino, cioè il magnifico Cavaliere aureato, e chiarissimo Dottore Girolamo degli Stati e il generoso Uomo Gianfrancesco del quondam Paolo di Guido, Francesco del quondam Mastro Battiferro de Battiferri, Girolamo del quondam Marco de Santucci, Ser Battista del quondam Comandino, Ser Antonio di Ser Simone, e Battista del quondam Filippo de Cerioni, tutti d’Urbino anche a nome degli altri Rettori assenti, insieme col loro Sindaco Benedetto del fu Francesco de Bechi da Firenze abitante in Urbino a titolo di permutazione e di cambio consegnano a Girolamo ospite dall’Angelo d’Urbino, ed a Berardina sua moglie loro vita durante ad usufrutto un podere ed un campo separato colle case lavorato da Berardo di Benedetto da Castelbuccione.
E questo fanno perché il detto Girolamo colla Moglie dà e consegna in perpetuo ai detti Rettori una possessione colla casa, pecore e capre posta nella Corte del Castello di Montebaroccio nel fondo di S. Martino nella Villa di Balzano; e più una casa per l’ospizio posta in Urbino nella Quadra di Pusterla nel Borgo dell’Evagine presso la strada pubblica, i beni di Mastro Marino di Marco di Giagne carpentiere, i beni del Convento di S. Francesco etc. e più una possessione con una casuccia posta nella Corte della Città nel luogo Lago di Palino, ossia Trebbio; ma colla riserva espressa di godere l’usufrutto di questa possessione, come anche della detta Casa posta in Città vita durante, e coll’obbligo di pagare un debito di detto Girolamo alla Fraternita di S. Antonio per una casa data all’uso.
Rog. Matteo del quondam Gerio di Ventura degli Accomandi della Quadra del Vescovato nell’udienza della Fraternita, essendo presenti Lucantonio del quondam Francesco degli Arcangeli, Pietro di Mastro Antonio de Mazzanti d’Urbino, e Giammarco di Gaspare di Guido da Montevecchio Cittadino d’Urbino.
Francesco Gerio figlio del detto quondam Ser Matteo di Gerio ne fece la copia autentica colla licenza del Generale Consiglio d’Urbino sotto il dì 10 Agosto 1547 ad istanza dei detti Rettori.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 103 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Tipologia fisica: Rotolo
Stato di conservazione: 
Buono
Lingua: Latino
Progetto: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Compare nelle collezioni:1.1 Sezione Pergamene

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