Library logo


Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5836
Numero di corda: 516
Data puntuale: 7-ott-1522
Data secolare: XVI sec.
Titolo: Testamento
Soggetto produttore (organizzazione): Congregazione di Carità 
Contenuto: 
Bartolomeo di Francesco da Sassocorbaro, medico in Urbino, nel suo testamento dispone di varj legati, ed istituisce la Fraternita di Piandimercato sua erede universale.
Rog. Don Girolamo del quondam Ser Pierantonio da Durante, Arciprete di Montelocco.(1)
Livello di descrizione: Congregazione di Carità 
Identificativo URI: http://hdl.handle.net/20.500.12731/5836
Note dell'archivista: 
Busta n. 11
(1) Si veda anche il regesto di Antonio Corradini, che ci consente di lumeggiare i ‘varj legati’ di cui sopra:
«Bartolomeo di Francesco da Sascorbaro Medico d’anni 77 nel suo testamento si lascia sepolto nella Chiesa di S. Francesco del Convento de Minori di detto luogo, nella quale era stato promosso alla Tonsura e agl’ordini minori da Monsignor Egidio da Carpi Vescovo di Rimino.
Lascia alla Pieve di S. Giovanbattista nel detto Castello, alla Pieve di Montelocco, alle Chiese di S. Maria di Piandalbero, di S. Maria di Valdeloto, e di S. Angelo del Mercatale della Religione Gerosolimitana, 20 soldi per ciascuna per i calici.
Lascia alli suoi Nipoti per ciascuno dieci soldi di moneta Ravennate quattro quattrini per soldo.
Lascia dieci soldi alla Cappella, ossia Oratorio di S. Maria della Fraternita, ed altri dieci allo Spedale di detto Castello.
Lascia, che ogn’anno nella Festa della Concezione della Madonna si celebrino almeno sei messe nella sua Cappella della Concezione posta nel detto Castello al muro della Torre per mantenere l’antica divozione de suoi antecessori, per la quale egli spendeva 40 soldi per i lumi, le messe, il pane, il vino, e le carni.
Ordina, che per esso dicansi due volte le messe di S. Gregorio.
Conferma la lascita fatta del campo delle Pescare al Convento di S. Francesco secondo la sua volontà, e di Giacomo suo Fratello a Frà Zuannino Guardiano.
Lascia cinque soldi per il passaggio oltre il mare, tre soldi per il viaggio di S. Giacomo, tre soldi per il viaggio di S. Antonio di Vienna [in questo contesto il termine ‘Vienna’ deve essere inteso come un’italianizzazione - per la verità un po’ maldestra, in considerazione degli equivoci che potrebbe generare - del termine ‘Vienne’, che indica un comune francese della regione del Delfinato, ove, sin dall’undicesimo secolo, riposano i resti mortali di Sant’Antonio Abate, che un nobile francese ottenne in dono dall’imperatore di Costantinopoli], e tre soldi per il porto di Rimino.
Lascia un fiorino nei luminarj nel detto Castello per la solennità del Corpus Domini.
In tutti gl’altri suoi beni instituisce erede la Fraternita di Pian di mercato d’Urbino.
Rog. Don Girolamo del quondam Ser Pierantonio da Durante Arciprete di Montelocco Notaro e Giudice ordinario, nella Chiesa della Pieve di S. Giovanni presso la strada pubblica, e la ripa del Comune etc. essendo presenti Don Ubaldo Arciprete della detta Pieve, Ser Giovannantonio di Bartolomeo Canti etc.
Adi 5 Maggio 1526 il detto Testamento fu presentato al Registro d’Urbino da Ser Gianfrancesco del quondam Simone Ciarla d’Urbino Notaro del detto Registro, come al Libro della Quadra del Vescovato.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 102 verso – 103 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Tipologia fisica: Rotolo
Stato di conservazione: 
Buono
Lingua: Latino
Progetto: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Compare nelle collezioni:1.1 Sezione Pergamene

Mostra tutti i metadati

I documenti in DSpace-GLAM sono protetti da copyright, salvo diversa indicazione, con tutti i diritti riservati.