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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/4443
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXVI sec.
dc.date.accessioned2021-09-27T15:08:44Z
dc.date.available2021-09-27T15:08:44Z
dc.date.issued1507-09-27
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/4443
dc.description.preservationBuono
dc.format.mediumPergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.source.contentMastro Benedetto del fu Antonio Cranaterio di Urbino, come erede di Francesca sua moglie e figlia del quondam Ser Battista da Schieto, restituisce e consegna a Giambattista di Pietro da Vagnarello, Sindaco della Fraternita di Piandimercato, la porzione de’ fidecommisso, in cui era sostituita la detta Fraternita, per il testamento di Melchiorre di Ser Battista da Schieto, e costituente in quattro pezzi di terra. Rog. Antonio di Ser Simone d’Antonio de’ Vanni.<sup>(1)</sup>
dc.titleTestamento
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 10 <sup>(1)</sup> Qui di seguito si riporta il regesto di Antonio Corradini, attraverso il quale apprendiamo maggiori particolari circa l’effettiva consistenza della porzione del fedecommesso di cui si parla nel rogito: «Mastro Benedetto del fu Antonio altrimenti Cranatierio d’Urbino, come erede di Francesca sua Moglie e figlia del quondam Ser Battista da Schieto, restituisce e consegna a Giambattista di Pietro de Vagnarelli Sindaco della Fraternita di Piandimercato la porzione di Fidecommisso in cui era sostituita la detta Fraternita per il testamento di Melchiorre di Ser Battista da Schieto, e consistente in quattro pezzi di terra, uno nella Corte di Montefabbri in vocabolo Piano di Luschietto presso la Foglia; uno nella Corte di Schieto nella Villa, o vocabolo Mazzalino; un pezzo di selva della misura di tre stadj nella Villa di Palino in vocabolo Fornace presso il rio; e più due case poste nel castello di Schieto. Attesa la povertà di detto Benedetto, i detti beni gli vengono subito consegnati ad usufrutto sua vita durante dal detto Sindaco etc. Rog. Antonio di Ser Simone d’Antonio de Vanni della Quadra di Pusterla. Vincenzo del quondam Ser Agostino di Ser Simone de Vanni ne fece la copia li 18 Settembre 1538 colla licenza del Generale Consiglio d’Urbino.» Corradini, Antonio, <i>Spoglio delle pergamene urbinati</i> (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 100 verso – 101 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: luglio 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit490
item.grantfulltextopen
item.cerifentitytypePublications
item.openairetypeitem
item.date1507-09-27
item.fulltextWith Fulltext
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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