Benedetto di Marco dal castello di Genestreto [sic] del contado di Pesaro, confessa di aver ricevuto dai Rettori della Fraternita di Piandimercato, la somma di 25 fiorini in denari, panni ed altre robe, che furono assegnate per la dote di Pierina sua moglie, esposta ed educata nella detta Fraternita.
Rog. Giovanni di Ser Angelo d’Urbino della quadra del Vescovado.⁽¹⁾

Busta n. 10
⁽¹⁾ Si veda anche il regesto che rispetto al Nardini Antonio Corradini arricchisce di alcuni seppur piccoli particolari:
«Benedetto di Marco dal Castello di Genestreto [sic] del Contado di Pesaro confessa di aver ricevuto dai Rettori della Fraternita di Pian di mercato d’Urbino per la dote di Pierina sua moglie educata ed esposta (proiectę) nella detta Fraternita, fiorini 25 in denari, panni, ed altre robbe stimate e più in dono mediante le nozze una camurra di panno paonazzo di lana veronese stimata nove fiorini.
La qual quantità di fiorini 34 si obbliga di conservare etc.
Rog. Giovanni di Ser Angelo Cittadino d’Urbino della quadra del Vescovato, nell’udienza della Fraternita nella quadra del Vescovato nella Contrada di Piandimercato presso le strade da tre, i beni del Signor Guido Staccoli, e la Fraternita di S. Antonio etc. essendo presente Sebastiano di Bartolomeo de Brandani d’Urbino, e Matteo di Vangelista di Giovanni di Sante da Maciolla.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 100 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).

Buono