Bartolo di Paolo di Bartolo di Simone dal castello di Colbordolo, istituisce suoi eredi universali Luigi suo figlio e Rosa sua moglie, e non lasciando discendenza sostituisce ad essi suo nepote Gaspare, che parimenti morendo senza figli sostituisce la Fraternita di Piandimercato.
Rog. Sante di Giovanni de’ Cursini di Montefabbri della quadra di Pusterla.⁽¹⁾

Busta n. 10
⁽¹⁾ Con l’obbiettivo di fornire agli studiosi che andranno ad esaminare i documenti che costituiscono la c. d. Raccolta Generale delle Pergamene informazioni il più possibile complete, sono stati posti in essere lavori di collazione dei regesti di Luigi Nardini con quelli di Antonio Corradini; quest’ultimo solitamente fornisce più particolari del Nardini, invece in questo caso – quasi sicuramente per le difficoltà che inevitabilmente caratterizzano i tentativi di decifrazione delle scritture notarili, ricche di abbreviature - molto insolitamente propone anche una versione diversa del testamento in questione, come potrà constatare chiunque avrà la pazienza di proseguire nella lettura:
«Bartolo di Paolo di Bartolo di Simone dal Castello di Colbordolo del Contado d’Urbino nel suo testamento si lascia sepolto alla Chiesa di S. Giovanni, alla quale lascia 10 soldi, come lascia anche a quella di S. Maria di Morciola.
Lascia alla sua Moglie Rosa figlia di Giacomo il barbiere da Fermignano sei ducati della Dote, e più altri 5 ducati.
In tutti gl’altri beni instituisce erede Luigi suo figlio, e la detta Rosa finché essa viva; e morendo il detto Luigi senza figli sostituisce per la metà il suo Nipote Gaspare di Andrea di Paolo di Simone, e per l’altra metà la Fraternita.
Rog. Sante di Giovanni de Cursini de Montefabbri della Quadra di Pusterla.
Il detto Testatore morì li 20 Agosto 1495.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 94 verso - 95 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).

Buono