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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/4408
Archival Unit: 455
Issue Date: 10-Nov-1483
Chronology: XV sec.
Title: Testamento
Producing entity (organization): Congregazione di Carità 
Content: 
Giacomo del quondam Ser Giovanni da Schieto e poi d’Urbino, con suo testamento, dopo di avere disposto di varj legati, istituisce sua erede universale la Fraternita di Piandimercato, con l’obbligo di non alienare i beni della sua eredità.
Rog. Giacomo del quondam Luca de’ Beni.(1)
Description level: Congregazione di Carità 
URI Identifier: http://hdl.handle.net/20.500.12731/4408
Archivist's notes: 
Busta n. 10
(1) Come sempre avviene in questi casi, lo studioso che fosse desideroso di avere maggiori informazioni sui ‘varj legati’ ai quali Luigi Nardini accenna in maniera compendiosa, dovrà esaminare anche il regesto di Antonio Corradini, che qui di seguito si intende riportare integralmente:
«Giacomo del quondam Ser Giovanni una volta da Schieto, e poi d’Urbino nel suo testamento si lascia sepolto a S. Francesco alla qual Chiesa oltre ai 10 soldi per la cera, e per le oblazioni, lascia bolognini 40.
Lascia alle Chiese del Vescovato, di S. Domenico, e di S. Girolamo d’Urbino 40 bolognini per ciascuna.
Lascia a Donna Batista figlia di Mastro Marino da Genga, e Moglie di Battisto de Vispi dalla Serra di Cotogno un pezzo di terra culta, e vignata nella Villa di S. Donato, e più tutte le pecore, e tutte le capre, che ha a soccio al suo podere presso il lavoratore, colla condizione però, che la detta Battista sia tenuta dare ogn’anno ai Frati di S. Donato una salma di vino per 10 anni, e fare lo stesso colle Monache di S. Chiara.
In tutti gl’altri suoi beni instituisce erede universale la Fraternita di Pian di mercato col patto e condizione, che non possa mai vendere, né alienare in alcun modo li beni di detta eredità; ed in caso che la detta Fraternita, e i Rettori vendessero, o volessero venderli, vuole, e commanda, che la detta sua eredità ricada alla Fabbrica del Vescovato d’Urbino.
Rog. Giacomo del quondam Luca de Beni Cittadino d’Urbino della Quadra di Pusterla, nelle Case di S. Sergio, e nelle camerate poste nella Quadra del Vescovato presso la Chiesa di S. Sergio, e la strada pubblica etc. essendo presenti il Reverendissimo Monsignor Andrea (de Paltroni già Priore di S. Sergio) Vescovo di Bitonto, Don Cristoforo di Giacomo Canonico da Pesaro, Frà Ghirardo di Ghirardo Agostiniano, Aldrovando di Francesco da Fossombrone etc. Il detto Testatore morì nel dì 22 Luglio 1484 e Tomaso di Lodovico registrò nel dì 8 Agosto.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 96 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Physical type: Rotolo
Preservation status: 
Mediocre
Notes on the preservation status: 
Il documento presenta una evidente lacerazione in alto a sinistra e segni di umidità su tutta la superficie
Language: Latino
Project: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene

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