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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3785
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXV sec.
dc.date.accessioned2021-07-22T11:45:52Z
dc.date.available2021-07-22T11:45:52Z
dc.date.issued1439-06-15
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/3785
dc.description.preservationBuono
dc.format.mediumPergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.relation.urlhttps://sanzio.uniurb.it/handle/20.500.12731/3745
dc.source.contentDon Bartolomeo de’ Catani abbate del Monastero di S. Angelo di Gaifa, nell’esecuzione di un Breve di Eugenio IV e ad istanza di Tommaso di Andrea, Sindaco della Fraternita di S. Maria della Misericordia di Piandimercato di Urbino, sopprime in perpetuo lo Spedale della Madonna dell’Annunziata e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, fondato già nel Borgo di Valbona da Ser Bartolo di Tarduccio e da Antonia sua moglie, ed applica tutti i beni al nuovo Spedale più sontuoso, fatto fabbricare nel Borgo di S. Lucia dai Rettori della Fraternita, sotto lo stesso vocabolo di S. Maria della Misericordia. Rog. Giovanni di Ser Matteo della quadra di Pusterla.<sup>(1)</sup>
dc.titleBreve
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 7 <sup>(1)</sup> Si veda anche il regesto del Corradini, che è più esauriente ed inoltre segnala il coinvolgimento nella vicenda di un personaggio significativo come il conte Guidantonio da Montefeltro: «Don Bartolomeo de Catoni [Nardini legge non ‘Catoni’ bensì ‘Catani’, vedi supra] Abbate del Monastero di S. Angelo di Gaifa Commissario della Sede Apostolica nella esecuzione di un Breve di Eugenio IV a lui diretto da Ferrara sotto il dì 9 Giugno 1438 ad istanza di Tommaso di Andrea Sindaco della Fraternita di S. Maria della Misericordia di Pian di Mercato d’Urbino, sopprime in perpetuo lo Spedale della Madonna della Nunziata, e de Santi Giovanni Battista, e Giovanni Evangelista fondato già nel Borgo di Valbona da Ser Bartolo di Tarduccio, e da Antonia sua Moglie, morti prima che vi fosse eretto l’Oratorio, e l’Altare da dotarsi; ed applica tutti i beni, le case, botteghe, possessioni etc. al nuovo Spedale più sontuoso e più proprio fatto fabbricare nel Borgo di Santa Lucia dai Rettori della detta Fraternita sotto lo stesso vocabolo di S. Maria della Misericordia, dichiarando, e decretando, che questo Spedale di S. Lucia, i suoi Rettori, Ministri, e beni tutti debbano godere tutte le libertà, privilegj, immunità, esenzioni, che godeva, e aurebbe potuto godere l’altro Spedale costrutto dai Conjugi Tarducci. Il Breve del Papa fu presentato al detto Abbate Commissario dal detto Sindaco nella Cattedrale sotto il dì 14 Settembre 1438 alla presenza di Ser Filippo de Catoni, e di Don Battista di Bartolello d’Urbino. Nei dì 15 Settembre, e 15 Ottobre fu assegnato il termine da poter opporre contro l’esecuzione di detto Breve al Nobil Uomo Francesco di Candolfino Bonicello da Montetassi avo materno, e Tutore di Lodovica figlia ed erede di Ser Bartolo Tarducci, e di detta Antonia, il qual Tutore non si oppose mai, anzi prestò il suo consenso. Adi 12 Giugno 1439 Il Conte Guidantonio nella strada pubblica presso le sue Case verso il Pozzo grande, essendo presenti il Nobil Uomo Carlo de Pii da Carpi, e Piero di Lorenzo da Fabriano Cittadino d’Urbino acconsente, che soppresso il detto Spedale Tarducci, i suoi beni s’impieghino pel compimento dell’altro Spedale di S. Lucia. Lo stesso consenso fu prestato da Antonino da S. Vito Vescovo d’Urbino alla presenza di detto Abbate, e di Don Giacomo di Tommaso da Giaiolo Canonico d’Urbino nel Cortile del Vescovato presso la porta maggiore sotto l’arco a piè della scala di pietra, per cui si ascendeva nella Cappella di detto Vescovato. Rog. Giovanni di Matteo della Quadra di Pusterla, essendo presenti il Canonico Antonio di Ser Nicola, Tommaso di Lodovico.» Corradini, Antonio, <i>Spoglio delle pergamene urbinati</i> (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 58 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: luglio 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit339
item.grantfulltextopen
item.cerifentitytypePublications
item.openairetypeitem
item.date1439-06-15
item.fulltextWith Fulltext
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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