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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3732
Archival Unit: 290
Issue Date: 11-Nov-1425
Chronology: XV sec.
Title: Testamento
Producing entity (organization): Congregazione di Carità 
Content: 
Paolo di Ser Damiano d’Urbino con suo testamento, lascia a Gabriella sua moglie, figlia di Ser Francesco di Gualdo, 100 fiorini avuti in dote, altri 200 fiorini oltre tutti i panni di lino e di lana e gli ornamenti a di lei uso. Di tutti i suoi beni istituisce erede la Fraternita di Piandimercato, purché la detta sua consorte non sia gravida, nel qual caso se avesse un maschio quello chiama suo erede, e se una femmina lascia ad essa 500 ducati, e se detti figli non avessero discendenti sostituisce loro la detta Fraternita.
Rog. Simone di Giovanni da Cagli.(1)
Description level: Congregazione di Carità 
URI Identifier: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3732
Archivist's notes: 
Busta n. 6
(1) Si veda anche il regesto del Corradini, come al solito più minuzioso:
«Paolo di Messer Damiano d’Urbino nel suo testamento elettasi la sepoltura nella Cattedrale lascia 50 lire di denari alla detta Chiesa per la fabbrica di una Cappella ivi esistente già cominciata dal detto Testatore, e dal quondam Marco suo Fratello. Lascia a tutte le Chiese, e luoghi pii esistenti dentro le mura d’Urbino 20 soldi per ciascuna; lascia a Gabriella sua moglie, e figlia di Ser Francesco da Gualdo 100 fiorini avuti in dote tra denari, e panni; e più le lascia 200 fiorini oltre tutti i panni di lino, e di lana, e gl’altri ornamenti a di lei uso. Lascia a Ser Francesco di Ser Giovanni da Gualdo il suo letto con tutto l’accompagnamento; e più dieci staja di Grano. Lascia gl’alimenti e l’abitazione alla detta sua Consorte fin che etc, la quale per la morte di esso debba vestirsi a spese del testatore di panni lugubri col gabano e mantello secondo la condecenza di detto Testatore. Lascia ad Antonio di Angelo di Vegnetto d’Urbino dieci fiorini ed un vestito. Lascia che il detto Ser Francesco, e Donna Verbella sua moglie con due loro figli minori esistenti in Urbino debbano essere vestiti coi panni predetti a discrezione degli infrascritti Commissarj. Lascia dieci fiorini a Caterina abitante con Francesca di Ser Muciarino. E per l’adempimento di questi legati fa, e lascia suoi Fidecomissarj ed esecutori il Dottor di medicina Mastro Giovanni del quondam Mastro Simone Cittadino di Urbino, e Messer Antonio di Ser Marco de Petrucci d’Urbino, e il detto Ser Francesco suo suocero. In tutti gl’altri suoi beni instituisce erede la Fraternita di Pian di mercato, purché la detta sua Consorte non sia gravida, e non partorisca, mentre se partorisce maschi, quelli instituisce eredi; se poi femine lascia loro 500 ducati per ciascuna; e morendo i detti figli senza figli sostituisce loro la detta Fraternita. Rog. Simone di Giovanni una volta da Cagli, e poi d’Urbino della Quadra del Vescovato nella casa di detto Testatore presso le vie da due lati, dal terzo Messer Giovanni fratello del Testatore, e dal 4° Francesca Moglie di Piero d’Arezzo etc. Testimonj furono i sopradetti Dottori Mastro Giovanni, Messer Antonio, Ser Francesco di Ser Giovanni da Gualdo abitante in Urbino, Piero di Giacomo una volta da Cavallino, Antonio di Angelo di Vagnetto, Antonio di Matteo, altrimenti Macto d’Urbino, Cremonino di Pietro da Cremona abitante in Urbino, e Paolo di Luca di Maciolla. Il detto Testatore morì nel giorno 12 Dicembre 1425.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 77 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Physical type: Rotolo
Notes on the preservation status: 
Buono
Language: Latino
Project: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene

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