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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3725
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXV sec.
dc.date.accessioned2021-07-20T09:32:30Z
dc.date.available2021-07-20T09:32:30Z
dc.date.issued1424-04-15
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/3725
dc.description.preservationBuono
dc.format.mediumCarta non pergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.source.contentCessione di beni fatta da Tommaso Vescovo di Urbino a favore della Fraternita di Piandimercato.<sup>(1)</sup>
dc.titleCessione di beni
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 6 <sup>(1)</sup> Il documento concerne una figura sulla cui attività disponiamo di non molte fonti storiche, per altro non sempre concordanti fra loro: Matteo Ghiri, identificato quasi sempre come Matteo dal Palazzo, Vescovo di Urbino, morì il 29 giugno 1423, il giorno dopo avere fatto testamento, ed è importante sottolineare il fatto che esso trovasi conservato in questo stesso Fondo della Congregazione di Carità (pergamena numero 276 del 28 giugno 1423). Purtroppo invece non è stato possibile fornire notizie più dettagliate sull’«Istromento» dell’11 aprile 1424 di cui si farà menzione più avanti (v. infra). In ogni caso va detto che il regesto del Nardini sopra riportato oltre che breve (e a tale riguardo la natura del supporto lo ha probabilmente indotto ad una certa sbrigatività), è anche impreciso, in quanto il vescovo Tommaso non cede beni alla Fraternita, bensì ratifica l’avvenuta consegna dei beni, in ossequio alle disposizioni testamentarie del succitato Ghiri, originario proprietario dei beni stessi. Anche in questo caso viene in nostro soccorso il regesto di Antonio Corradini, più circostanziato ed esatto: «(Carta non pergamena). Tommaso Vescovo d’Urbino, e Vicelegato della Sede Apostolica nelle Provincie della Marca Anconetana, del presidiato di Farfa, e della Massatrabaria, colla scrittura data in Macerata nel Palazzo di sua Residenza, munita col suo rotondo sigillo, e sottoscritta da Antonio da Pavia, conferma, ratifica, ed approva la quietanza, e transazione fatta dal Dottor Cristoforo da Vicenza suo Vicario Generale nel Vescovato d’Urbino, colla Fraternita di S. Maria della misericordia di Piandimercato, ossia con Sante di Vivolo da Primicilio Sindaco, e Procuratore dei Rettori della detta Fraternita sopra i beni mobili, denari, biade, ed altre cose qualsisiano pervenute la detta Fraternita dai beni, ed eredità della bona memoria di Matteo dal Palazzo già Vescovo d’Urbino, come nell’Istromento della detta Quietanza fatto, e pubblicato li 11 Aprile per mano di Ser [spazio bianco] Notaro d’Urbino.» Corradini, Antonio, <i>Spoglio delle pergamene urbinati</i> (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 76 verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: luglio 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit283
item.openairetypeitem
item.date1424-04-15
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.cerifentitytypePublications
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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