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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3723
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXV sec.
dc.date.accessioned2021-07-20T09:32:30Z
dc.date.available2021-07-20T09:32:30Z
dc.date.issued1423-11-18
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/3723
dc.description.preservationBuono
dc.format.mediumPergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.source.contentMastro Giovanni di Piero da Piacenza abitante in Urbino, con suo testamento lascia varj legati ed istituisce sua erede Antonia figlia di Guglielmo dal contado di Bergamo, purché meni vita onesta, altrimenti le sostituisce i Rettori della Fraternita di Piandimercato. Rog. Nicolò d’Antonio.<sup>(1)</sup>
dc.titleTestamento
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 6 <sup>(1)</sup> Il regesto di Antonio Corradini testimonia di come anticamente un testamento potesse contenere disposizioni relative a beni che al giorno d’oggi appaiono piuttosto semplici e poveri: a tale riguardo si tenga conto del fatto che il cavezzo (il testatore ‘lascia un cavezzo di panno turchino’) era una misura di lunghezza corrispondente a circa due o tre metri, a seconda degli usi vigenti nelle varie città: «Mastro Giovanni di Piero di Piacenza abitante in Urbino, elettasi la sepoltura nella Chiesa di S. Francesco lascia alla sacrestia una sua Pelandra, ossia vestito di seta nera per fare una pianeta; lascia un cavezzo di panno turchino depositato in mano di Mastro Guglielmo Ebreo d’Urbino, e da riscuotersi dagli eredi infrascritti per maritare una Zitella da eleggersi da Fra Bartolomeo di Nicoluccio d’Assisi dell’Ordine de Minori; lascia un sacco di grano a Matteo … pignattaro da Riocece [quasi sicuramente il riferimento è a Riceci, località situata nei pressi di Gallo di Petriano]. In tutti gl’altri suoi beni instituisce erede Antonia figlia di Guglielmo dal Contado di Bergamo, purche meni vita onesta, altrimenti le sostituisce i Rettori della Fraternita. Rog. Niccolò d’Antonio della Quadra del Vescovato nella Casa di Ser Lomo … da Montebello all’Evagine.» Corradini, Antonio, <i>Spoglio delle pergamene urbinati</i> (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 75 verso – 76 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: luglio 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit281
item.grantfulltextopen
item.cerifentitytypePublications
item.openairetypeitem
item.date1423-11-18
item.fulltextWith Fulltext
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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