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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3718
Archival Unit: 276
Issue Date: 28-Jun-1423
Chronology: XV sec.
Title: Testamento
Producing entity (organization): Congregazione di Carità 
Content: 
Testamento di Matteo del Palazzo di Urbino e Vescovo di detta città, col quale lascia alla Fraternita di Pian di Mercato tutti i beni mobili da esso posseduti nelle case del Vescovado ed in altre case, e più lascia alla detta Fraternita, una casa da esso posseduta nella quadra di S. Croce nel luogo Poggio.
Rog. Biagio di Mastro Giovanni della quadra di S. Croce.(1)
Description level: Congregazione di Carità 
URI Identifier: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3718
Archivist's notes: 
Busta n. 6
(1) Si veda anche il regesto del Corradini:
«Matteo dal Palazzo della Città d’Urbino Vescovo della detta Città, dopo aver fatto per mano del infrascritto Notaro il suo testamento, in cui lasciava erede universale Cristoforo del quondam Ghiro suo Fratello, fa il codicillo, col quale confermando il detto testamento, lo modera e muta in alcuni punti, cioè, primo revoca il legato fatto, che da suoi eredi si dovessero vestire 25 poveri col panno nostrano. 2° li 200 ducati per la Fraternita di Pian di Mercato li riserva fin dopo la morte di detto Cristoforo suo Fratello, e dei figli maschi soltanto. Lascia alla detta Fraternita tutti i beni mobili, ch’esso possiede nelle Case del Vescovato, nella Casa dell’infrascritto Notaro, cioè il grano, nella casa del fu Bartolo di Pedicello dal Borgo di S. Paolo nella Casa di Simone di Guido di Riccio, e altrove in qualunque luogo cioè i panni, i libri, le pecorine, il cavallo, i muli, le pecore, e tuttaltro di beni mobili, diritti etc. e più lascia alla detta Fraternita una Casa da esso posseduta nella Quadra di S. Croce, nel luogo Poggio presso le Vie da due lati, la Casa di Messer Lodovico di Messer Nicola … mediante l’androne, e la casa del quondam … colle botti, e col vino, e con tutte le massarizie ivi esistenti. Rog. Biagio di Mastro Giovanni della Quadra di S. Croce, nel Vescovato, nella Camera della solita Residenza di detto Vescovo presso una certa sala vecchia, e una certa cameretta, e i beni della Canonica, essendo presenti Lodovico di Ser Andrea di Ser Staccolo, Tomaso di Lodovico Speziario, Cristoforo d’Antonio altrimenti etc. …
Ondedeo di Mattiolo, e Bernabeo di Niccolò due de Rettori della Fraternità assieme col detto Biagio Notaro presentarono il Codicillo a Ser Antonio di Crescentino per far registrare li 20 Luglio 1423. Adi 26 detto Luglio fu riassegnato come Registrato il detto Codicillo.
Nel sopraddetto dì 28 Giugno 1423 lo stesso Vescovo donò al suo Parente Canonico Don Antonio di Francesco di Cola di Riccio [sic]. Archivio Pubblico, Quadra Santa Croce.
Matteo era già Vescovo li 23 Marzo 1412 come dal Pubblico Archivio Quadra S. Croce pagina … Dunque sbaglia la lapide in S. Paolo, che lo fa morto nel 1412 anno X quando morì nel XII anno. Morì in fatti il detto Vescovo li 29 Giugno 1423 come nel Pubblico Archivio, Quadra S. Croce.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 75 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Physical type: Rotolo
Extrinsic description: 
Il lato destro dlla pergamena risulta particolarmente danneggiato dai topi e dall'umidità
Preservation status: 
Mediocre
Language: Latino
Project: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene

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