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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3714
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXV sec.
dc.date.accessioned2021-07-20T09:32:29Z
dc.date.available2021-07-20T09:32:29Z
dc.date.issued1421-09-08
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/3714
dc.descriptionIl lato sinistro della pergamena risulta particolarmente compromesso
dc.description.preservationPrecario
dc.format.mediumPergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.source.contentMatteo di Giovanni di Amatuccio, detto Cacciamano, di Urbino, dispone nel suo testamento di varj legati, e di tutti i suoi beni istituisce erede per la terza parte il suo nepote Paolo, figlio di Battista di Andrea da Cavallino e della defunta sua figliuola Caterina, e per il restante la sua figlia Giovanna, moglie di Francesco di Angelo di Gubbio, abitante in Urbino, ai quali in mancanza di figli sostituisce la Fraternita. Rog. Giovanni del quondam Ser Nerio da Farneta.<sup>(1)</sup>
dc.titleTestamento
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 6 <sup>(1)</sup> Si veda anche il regesto di Antonio Corradini, in questo caso interessante anche per il fatto di testimoniare la particolare abitudine di riportare - al verso della pergamena che al recto reca il testamento - le quietanze rilasciate dai beneficiari delle ultime disposizioni del testatore: «Matteo di Giovanni di Amatuccio detto Cacciamano d’Urbino nel suo testamento lascia 20 soldi alla Chiesa di S. Francesco per la sepoltura, altri 20 soldi al Duomo; altri 20 soldi alla Chiesa di S. Domenico, ed altri 40 soldi alla Chiesa di S. Paolo. Lascia a Caterina sua moglie etc. Lascia diversi altri legati, per l’adempimento dei quali instituisce Commissarj ed esecutori Battista di Andrea da Cavallino, e Francesco di Angelo da Gubbio abitante in Urbino, ambedue suoi generi, cioè mariti delle sue figlie, il primo di Caterina già defonta, e l’altro di Giovanna vivente. In tutti gl’altri suoi beni instituisce eredi per la terza parte il suo Nipote Paolo figlio di detto Battisto [rectius Battista], e della fu Caterina, e per il restante la sua Figlia Giovanna moglie di detto Francesco, ai quali in mancanza de figli sostituisce la Fraternita. Rog. Giovanni del quondam Ser Nerio da Farneta abitante nella Quadra del Vescovato. Il detto Testatore morì li 30 Novembre 1422, e nel dì 13 Dicembre fu registrato il testamento. A tergo della pergamena si vede la ricevuta de 40 soldi scritta da Sergio Rettore di S. Paolo nel dì 8 Settembre 1428. Adi 16 Gennaro 1429 Fra Francesco di Matteo d’Urbino Priore di S. Domenico riceve 20 soldi da Francesco di Mastro Angelo etc.» Corradini, Antonio, <i>Spoglio delle pergamene urbinati</i> (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carta 74 recto e verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: luglio 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit272
item.grantfulltextopen
item.cerifentitytypePublications
item.openairetypeitem
item.date1421-09-08
item.fulltextWith Fulltext
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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