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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3584
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXIV sec.
dc.date.accessioned2021-07-11T17:08:06Z
dc.date.available2021-07-11T17:08:06Z
dc.date.end1392-09-07
dc.date.issued1390-12-20
dc.date.start1390-12-20
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/3584
dc.descriptionIl documento è composto di quattro pergamene legate tra loro
dc.description.preservationBuono
dc.format.mediumPergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.source.content<b>20 Dicembre 1390</b> Taddeo abbate del Monastero di S. Cristoforo di Casteldurante, collettore generale delle decime dovute alla Camera Apostolica, dichiara di aver ricevuto da don Pietro di Giuliano, per conto del Vescovo Oddone e del suo Clero, 50 ducati d’oro pel primo termine del secondo anno delle decime triennali. Rog. Giovannino di Mastro Bartolomeo da Fermo. <hr> <b>1 Aprile 1391</b> Nella Cattedrale di Urbino, alla presenza di don Nicola, abbate di S. Vincenzo di Pietrapertusa,<sup>(1)</sup> di don Francesco di Giovanni Priore di S. Sergio e di Matteo di Ghiro Rettore di S. Paolo d’Urbino, il suddetto Taddeo confessa di aver ricevuti altri 50 ducati d’oro per decima pel secondo termine del secondo anno per la festa dell’Annunziata. <hr> <b>6 dicembre 1391</b> Il suddetto abbate confessa di aver ricevuti per decime, 10 ducati d’oro ed altri 10 in moneta vecchia a nome di Oddone Vescovo e del suo Clero per il primo termine del terzo anno per la festa di Ognisanti. <hr> <b>7 Settembre 1392</b> Don Bartolo da Santangelo in Vado, arciprete della Pieve di Montelevecchie,<sup>(2)</sup> succollettore deputato dall’abbate Taddeo, confessa di aver ricevuti da don Pietro di Giuliano, sagrista del Duomo di Urbino, 37 ducati d’oro per l’ultimo termine delle decime a nome del Vescovo Oddone e del suo Clero. Rog. Fantino di Mastro Bono da Padova.
dc.titleDecima
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 3 <sup>(1)</sup> Il riferimento è all’abbazia benedettina di San Vincenzo al Furlo, non lontana dalla gola omonima. <sup>(2)</sup> Così fino al 1922 si è chiamato Belvedere Fogliense, oggi frazione di Tavullia (comune marchigiano della provincia di Pesaro e Urbino).
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: luglio 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit141
item.openairetypeitem
item.date1390-12-20
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.cerifentitytypePublications
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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