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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3506
DC FieldValue
dc.coverage.temporalXIV sec.
dc.date.accessioned2021-07-08T14:02:37Z
dc.date.available2021-07-08T14:02:37Z
dc.date.issued1352-05-08
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12731/3506
dc.descriptionDimensioni: 63 x 24,5 cm
dc.description.preservationBuono
dc.format.mediumPergamena
dc.language.isola
dc.relationAttività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
dc.source.contentFrancesco di Spoleto Vescovo di Urbino, ricevendo 100 fiorini d’oro, fa transazione con la Fraternita di Piandimercato sopra quanto essa potesse essere tenuta a dare al detto Vescovo e sopra quanto egli potrebbe esigere nel passato. Rog. Giacomo di Ser Francesco di Urbino. <sup>(1)</sup>
dc.titleTransazione
dc.typeitem
dc.type.physicalscroll
dc.rights.licenseCC BY
dc.relation.fondCongregazione di Carità
dc.description.archivistBusta n. 2 <sup>(1)</sup> Più circostanziato il regesto del Corradini: «Francesco da Spoleto Vescovo di Urbino, che prima pretendeva dalla Fraternita di S. Maria della Misericordia di Pian di Mercato la quarta, ossia la Canonica porzione di tutti i lasciti, e legati fatti nei testamenti alla Fraternita, e allo spedale donatole da Fra Bartolomeo già Vescovo di Urbino; pretendeva la quarta di tutti i legati fatti ad altri luoghi pii della città, o Diocesi nei testamenti, in cui la detta Fraternita fosse instituita commissaria: pretendeva quanto era stato lasciato pro male ablatis: e pretendeva il rendimento di conto di tutte le eredità, lascite, donazioni fatte alla Fraternita, allo spedale, ed ai Rettori, come anche delle esecuzioni da essi fatte, e dai loro antecessori. Il detto Vescovo Francesco ricevendo 100 fiorini d’oro fa la transazione colla detta Fraternita sopra quanto essa potesse essere tenuta dare al detto Vescovo, o vescovato: rilascia quanto esso aurebbe potuto esigere pel tempo addietro per conto delle quarte: approva, e ratifica il consiglio legale del Dottor Angelo Nardi d’Amelia in quanto alla detta Fraternita, e suoi Rettori soltanto, e non già in quanto agli estranei. Tanto promette a Ser Guido di Bonaventura da Mondelce, a Ser Piero di Bartolo degli Arcolani , a Ser Luca di Bonavia, a Ser Balduccio di Bencevenisse, a Paolo di Peramette, a Ciccolo di Arenguccio, a Piero di Parte, a Vanne di Benamato, a Vivolo di Piero, ed a Paoluccio di Benincasa di Urbino Rettori della detta Fraternita presenti ed accettanti per sé e loro successori a nome della Fraternita. Rog. Giacomo di Messer Francesco di Urbino Notaro ed Officiale della Curia Vescovile nella sala grande del Vescovado di Urbino essendo presenti, e testimonj Monalduccio di Puccio da Petralata, Mastro Francesco di Piero di Urbino, don Taffono Proposto della Canonica, il Venerabile Uomo don Paolo figlio del quondam Magnifico nostro Conte Galasso da Montefeltro, Ser Giovanni di Ser Pecorario d’Arezzo Notaro rogato assieme col detto Giacomo, don Angelo di Giacomuccio Canonico spoletano, Agneletto di Bartoletto, e Matiolo del quondam Giallo da Spoleto.» Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 62 verso – 63 recto (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
dc.rights.noteAcquisizione digitale eseguita in data: giugno 2021 Strumentazione: Scanner planetario Zeutschel OS 12002 Tipo immagine: TIFF Risoluzione: 400 dpi Spazio colore: RGB 24 bit Profilo colore: OS12002_mG
dc.contributor.corporatebodyCongregazione di Carità
dc.identifier.archivalunit66
item.openairetypeitem
item.date1352-05-08
item.treefondsrootSezione pergamene
item.languageiso639-1la
item.fulltextWith Fulltext
item.grantfulltextopen
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.cerifentitytypePublications
Appears in Collections:1.1 Sezione Pergamene
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