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Si prega di utilizzare questo identifier per indicare o collegarsi a questo documento: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3498
Numero di corda: 58
Data puntuale: 25-set-1348
Data secolare: XIV sec.
Titolo: Donazione
Soggetto produttore (organizzazione): Congregazione di Carità 
Contenuto: 
Fra Bartolomeo Vescovo di Urbino, dona e concede in perpetuo lo Spedale di S. Maria dei poveri di Cristo, situato nel Borgo di Piandimercato di Urbino, con tutti i suoi beni, governo ed amministrazione alla Fraternita di S. Maria della Misericordia.
Rog. Bartolo di Pieruccio di Urbino nel Vescovado. (1)
Livello di descrizione: Congregazione di Carità 
Identificativo URI: http://hdl.handle.net/20.500.12731/3498
Note dell'archivista: 
Busta n. 2
(1) La donazione, da parte del vescovo di Urbino, dell’ospedale di Pian di Mercato (l’odierna Piazza della Repubblica) alla Fraternita di Santa Maria della Misericordia, è un atto piuttosto significativo nell’ambito della storia urbinate, la cui importanza è testimoniata anche dalla pur maldestra sottolineatura che purtroppo si trova nel manoscritto originale del conte Luigi Nardini.
Tenuto conto di tutto ciò, e visto che il Corradini nel suo testo abbonda di nomi e particolari, si riporta qui di seguito quanto egli scrive nella sua già citata compilazione:
«Fra Bartolomeo Vescovo di Urbino dona, e concede in perpetuo lo spedale di S. Maria de Poveri di Cristo situato nel Borgo di Pian di mercato di Urbino con tutti i suoi beni, governo e amministrazione alla Fraternita di S. Maria della Misericordia, e per essa a Piero di Bartolo degli Arcolani, a Balduccio di Bencevenisse, a Piero di Parte, a Nicoluccio di Spene, a Paoluccio di Benincasa ed a Ciccolo di Arenguccio tutti di Urbino Rettori della detta Fraternita accettanti per sé, e per Filippuccio d’Ognisanti, per Petruccio di Martello, per Cola di Giacomuccio, per Luca di Bonavia, per Vivolo di Piero, e per Diotalleve di Berardo tutti d’Urbino, e Rettori della detta Fraternita; Promettendo i detti Rettori di non vendere le possessioni, e le case di detto spedale, come anche di dare ogn’anno per l’Assunta una candela di due denari al detto Vescovo, e suoi successori, la quale era il censo, che anche prima si pagava per le case e possessioni di detto spedale.
Due erano le Case in cui era costruito il detto spedale nel Borgo di Pian di mercato di Urbino.
Lati di una dal primo la Piazza comune, dal 2° la casa della detta Fraternita, dal terzo gli eredi di Andrea da Campora, e dal 4° Nicoluccio di Francesco da Campora. Rog. Bartolo di Pieruccio di Urbino nel Vescovado nella Cappella di S. Giovanni, essendo presenti, e testimonj il sapiente uomo don Clerico di Giacomo di Giovanni, Silvestro di Mercatuccio, Ciccolo di Marcuccio, Nerio di Berandano, Luca di Pieruccio, e Cicchino di Baldo tutti di Urbino.»
Corradini, Antonio, Spoglio delle pergamene urbinati (copia di Antonio Rosa), manoscritto cartaceo, legato in cartone, secolo XIX, millimetri 305 x 220, volume II, carte 62 recto – 62 verso (segnatura di collocazione ‘Urbino 107’).
Tipologia fisica: Rotolo
Descrizione estrinseca: 
Dimensioni: 81 x 35 cm
Stato di conservazione: 
Buono
Lingua: Latino
Progetto: Attività di acquisizione ottico digitale del Fondo Antico dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 
Compare nelle collezioni:1.1 Sezione Pergamene

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