Nel 1634 un tal Marino Antonio Battaglia, durantino oriundo da Sant’Angelo in
Vado, volle erigere, a due chilometri dal centro storico di Urbania, verso nord, in
direzione di Peglio, una chiesuola annessa alla sua abitazione, e posta sotto il titolo
del Santissimo Crocifisso, all’interno della quale ancora oggi si venera un affresco
raffigurante il crocifisso con ai piedi la Vergine e San Giovanni, dipinto da un pittore
locale.
L’edificio fu ampliato a seguito dell’aumento della devozione popolare, che divenne
ragguardevole a seguito di numerosi eventi ritenuti miracolosi, dei quali la
pubblicazione rende ragione: moribondi rimessi in vita, pazzi e frenetici restituiti al
loro senno, ossessi liberati, ciechi illuminati, sordi e muti sanati, attratti e storpi
raddrizzati, epilettici risanati, ecc.

In Ancona, nella Nuova Stamperia di Pietro Ferri, 1760, IV, 18, [2] p., [1] c. di tav., in 4°.
Segnatura di collocazione dell’originale: ‘B XII busta 16, 16’.

Buono