Archivi letterari e di persona

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  • Critico letterario, critico d'arte e editore, nacque ad Ancona il 9 agosto 1937. Costretto nella propria stanza da un incidente in giovane età, sviluppò da autodidatta la passione per la letteratura europea e mondiale, in particolare per quella anglo-americana. Le sue numerose letture gli permisero di intraprendere dal 1964 l'attività di critico letterario sul quotidiano "L’Avvenire d’Italia". Da qui fino alla morte collaborò inoltre con articoli e saggi critici a riviste, fogli e quotidiani, quali "La Fiera letteraria", "Persona", "Nac", "D’Ars International", "Oggi e domani", "Arte 2000", "Egolalia", "Il Leopardi", "Azimut", "Ancona provincia", "Il Marchigiano", "Corriere Adriatico", "L'Osservatore romano", "Avvenire", ed altri.
  • Carlo Bo nasce il 25 gennaio 1911 a Sestri Levante, figlio di Angelo Bo, notaio, uomo di tradizione liberale-mazziniana e antifascista e di Ada Sanguineti, di tradizione profondamente cattolica. Frequenta la scuola elementare a Sestri poi, a Genova, il Ginnasio e il Liceo presso l’Istituto Arecco dei Padri Gesuiti. Si appassiona alla letteratura e alla lettura grazie all’insegnamento di Camillo Sbarbaro, per breve tempo suo insegnante di greco.
  • Leone Traverso (Bagnoli di Sopra, 1910-Urbino, 1968), docente di lingua e letteratura tedesca e filologia germanica presso l’Università degli Studi di Urbino, lasciò un vasto fondo librario di circa 5.000 volumi all’Università di Urbino che Carlo Bo fece sistemare presso il salone di palazzo Petrangolini, sede dell’allora Istituto di Lingue .
  • Scrittore, poeta e politico italiano, nasce a Urbino il 6 febbraio 1924 da Teresa Filippini e Arturo Volponi. Il padre è proprietario di una piccola fornace di laterizi, la madre proviene da una famiglia di piccoli possidenti agricoli. Nel 1925 nasce la sorella Maria Luisa.
    A Urbino frequenta il Liceo Classico “Raffaello”, ma è insofferente nei confronti dell’istituzione scolastica e alla scuola preferisce i vagabondaggi in città e fra i campi dove frequenta contadini e artigiani. Le strade e la campagna sono anche la sua via di fuga da un ambiente familiare contrastato. Durante quel periodo comincia a scrivere i suoi primi racconti.