Sezione pergamene
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Description
Le pergamene dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, per lo più in buono stato di conservazione, sono suddivise per fondi ed ordinate cronologicamente, e sono classificate in base ad una numerazione progressiva che per ciascuna sezione ricomincia da 1; va osservata la presenza di cartigli esplicativi, che però non sono presenti in tutte le pergamene, e che inoltre in molti casi presentano il noto fenomeno di bruciatura del supporto cartaceo a motivo dell’acidità dell’inchiostro usato e dell’ossidazione del ferro in esso contenuto.
Per ciò che concerne la provenienza delle pergamene medesime, ed il momento preciso del loro approdo in biblioteca, a parte alcune oggettive difficoltà di ricostruzione, in questa sede sarà sufficiente chiarire che quasi sicuramente l’acquisizione dell’intero corpus avvenne negli anni successivi alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando il conte Luigi Nardini pensò di raggruppare presso la biblioteca che allora dirigeva tutti i documenti in qualche modo riguardanti la storia urbinate ed ancora presenti sul territorio, dopo le spoliazioni avvenute in seguito alla devoluzione del ducato di Urbino alla sede apostolica.
Per la sua importanza il fondo membranaceo urbinate ha attirato l’attenzione degli eruditi anche in tempi passati, e la biblioteca conserva traccia di tale importante documentazione: in questa sede mi preme ricordare due manoscritti, il contributo del notaio Pietro Paolo Torelli, riguardante le pergamene della famiglia Brancaleoni, e la copia, realizzata da Antonio Rosa, dello Spoglio delle pergamene urbinati del professore di lingua greca Antonio Corradini, riguardante le pergamene della Congregazione di Carità ed anche altre pergamene che attualmente si trovano conservate presso alcuni istituti religiosi della città.
Tuttavia, gli strumenti di corredo che la Biblioteca mette ufficialmente a disposizione degli utenti per facilitare la consultazione, sono due.
Il più antico è un regesto manoscritto realizzato dal conte Nardini, recante il titolo Archivio Storico Urbinate – Registro Generale delle Pergamene e la data topica e cronica ‘Urbino 1928’. Il monumentale volume si apre con l’Indice, che individua 5 comparti:
- Congregazione di Carità di Urbino, 710 pergamene,
- Archivio dei Conti Brancaleoni, 541 pergamene,
- Municipio di Urbino, 45 pergamene,
- Archivio dei Conti Palma, 81 pergamene,
- Archivio Nardini – Giovannini, 45 pergamene,
- Archivio Canonica di Città di Castello, 25 pergamene.
Il più recente dei due strumenti di corredo è invece costituito da uno schedario cartaceo esemplato sul c. d. ‘librone del Nardini’ ma frutto anche di un esame diretto dei documenti, come provato da alcune piccole differenze.
Ciascuna scheda contiene le informazioni che il librone in alcuni casi riporta in forma più analitica, con l’aggiunta però – rispetto al librone medesimo - di tre voci d’indice:
- un sommario giudizio sullo stato di conservazione della pergamena;
- un titolo che con una sola parola identifica il contenuto dell’atto (compra, vendita, donazione, rinnova, dote, quietanza, promessa, rimborso, procura, sòccida, enfiteusi, ecc.: da questo elenco si comprende l’importanza che il fondo ha per gli studiosi del lavoro e dei contratti agricoli);
- il formato espresso in centimetri.
Quest’ultimo dato informativo dovrà essere letto tenendo conto del fatto che alcune pergamene hanno un formato piuttosto irregolare.
Entrambi gli indici, lo schedario ed il c. d. librone del Nardini, sono conservati presso l’Ufficio Fondo Antico.
Descrizione del fondo pergamenaceo a cura di Federico Marcucci
Settore Biblioteche di Ateneo
Fondo Antico, Biblioteca Area Umanistica
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Per ciò che concerne la provenienza delle pergamene medesime, ed il momento preciso del loro approdo in biblioteca, a parte alcune oggettive difficoltà di ricostruzione, in questa sede sarà sufficiente chiarire che quasi sicuramente l’acquisizione dell’intero corpus avvenne negli anni successivi alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando il conte Luigi Nardini pensò di raggruppare presso la biblioteca che allora dirigeva tutti i documenti in qualche modo riguardanti la storia urbinate ed ancora presenti sul territorio, dopo le spoliazioni avvenute in seguito alla devoluzione del ducato di Urbino alla sede apostolica.
Per la sua importanza il fondo membranaceo urbinate ha attirato l’attenzione degli eruditi anche in tempi passati, e la biblioteca conserva traccia di tale importante documentazione: in questa sede mi preme ricordare due manoscritti, il contributo del notaio Pietro Paolo Torelli, riguardante le pergamene della famiglia Brancaleoni, e la copia, realizzata da Antonio Rosa, dello Spoglio delle pergamene urbinati del professore di lingua greca Antonio Corradini, riguardante le pergamene della Congregazione di Carità ed anche altre pergamene che attualmente si trovano conservate presso alcuni istituti religiosi della città.
Tuttavia, gli strumenti di corredo che la Biblioteca mette ufficialmente a disposizione degli utenti per facilitare la consultazione, sono due.
Il più antico è un regesto manoscritto realizzato dal conte Nardini, recante il titolo Archivio Storico Urbinate – Registro Generale delle Pergamene e la data topica e cronica ‘Urbino 1928’. Il monumentale volume si apre con l’Indice, che individua 5 comparti:
- Congregazione di Carità di Urbino, 710 pergamene,
- Archivio dei Conti Brancaleoni, 541 pergamene,
- Municipio di Urbino, 45 pergamene,
- Archivio dei Conti Palma, 81 pergamene,
- Archivio Nardini – Giovannini, 45 pergamene,
- Archivio Canonica di Città di Castello, 25 pergamene.
Il più recente dei due strumenti di corredo è invece costituito da uno schedario cartaceo esemplato sul c. d. ‘librone del Nardini’ ma frutto anche di un esame diretto dei documenti, come provato da alcune piccole differenze.
Ciascuna scheda contiene le informazioni che il librone in alcuni casi riporta in forma più analitica, con l’aggiunta però – rispetto al librone medesimo - di tre voci d’indice:
- un sommario giudizio sullo stato di conservazione della pergamena;
- un titolo che con una sola parola identifica il contenuto dell’atto (compra, vendita, donazione, rinnova, dote, quietanza, promessa, rimborso, procura, sòccida, enfiteusi, ecc.: da questo elenco si comprende l’importanza che il fondo ha per gli studiosi del lavoro e dei contratti agricoli);
- il formato espresso in centimetri.
Quest’ultimo dato informativo dovrà essere letto tenendo conto del fatto che alcune pergamene hanno un formato piuttosto irregolare.
Entrambi gli indici, lo schedario ed il c. d. librone del Nardini, sono conservati presso l’Ufficio Fondo Antico.
Descrizione del fondo pergamenaceo a cura di Federico Marcucci
Settore Biblioteche di Ateneo
Fondo Antico, Biblioteca Area Umanistica
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Access Condition
Previa richiesta motivata
Preservation
Buono
Creation Date
June 28, 2021
Leaf
no