Trattative per l’Ultima cena per San Paolo Converso a Milano
Archival Unit
64
Issue Date
May 10, 1600
Chronology
XVII sec.
Authors
Content
1600, 10 maggio
Commento
Guidubaldo Vincenzi in Milano scrive al fratello Ludovico in Urbino di aver trattato a Milano con monsignor Alessandro Mazenta, che allora sovrintendeva i lavori nella chiesa di San Paolo Converso, per l’Ultima cena chiesta a Barocci (vedi 1600, 12 aprile). Il formato dell'opera avrebbe dovuto assolutamente rispettare le proporzioni e dimensioni delle cappelle della chiesa, senza un eccessivo sviluppo in orizzontale. [Camilla Colzani]
Trascrizione
«Ho inteso quanto avete operato circa il quadro. In risposta vi dico che non è possibile farlo più largo della misura che vi mando qui inclusa, perché, come sapete, la chiesa di San Paulo ha l'altare grande et sei capelle fatte tutte a una forma, et è forza che il quadro sia conforme alli altri già fatti, quali tutti sono di questa misura ch'io mando, e le figure tutte grande secondo la giusta misura, e tali vorrei che fossero anco giusto almeno le figure principali, però avvisate subbito il prezzo et anche il parere del signor Federico. Mi hanno voluto dar danari ma non gl'ho voluti finché non mi darete la risoluzione. Confidandomi che se ciò sarà aiutato dal conseglio del signor Federico tutto riuscirà bene, scemando et aggiungendo quello che parerà a Sua Signoria [...] Le monache mi hanno mandato un bindello qual fa troppo volume che non si può accomodare in questa lettera: ho tolto la misura con questo filo, et il più grande è la metà dell'altezza, l'altro più corto è la metà della larghezza. Monsignor Mazenta dice che non è possibile, chi non volesse fare una cosa sproporzionata, aggiungervi né scemarvi cosa alcuna».
Commento
Guidubaldo Vincenzi in Milano scrive al fratello Ludovico in Urbino di aver trattato a Milano con monsignor Alessandro Mazenta, che allora sovrintendeva i lavori nella chiesa di San Paolo Converso, per l’Ultima cena chiesta a Barocci (vedi 1600, 12 aprile). Il formato dell'opera avrebbe dovuto assolutamente rispettare le proporzioni e dimensioni delle cappelle della chiesa, senza un eccessivo sviluppo in orizzontale. [Camilla Colzani]
Trascrizione
«Ho inteso quanto avete operato circa il quadro. In risposta vi dico che non è possibile farlo più largo della misura che vi mando qui inclusa, perché, come sapete, la chiesa di San Paulo ha l'altare grande et sei capelle fatte tutte a una forma, et è forza che il quadro sia conforme alli altri già fatti, quali tutti sono di questa misura ch'io mando, e le figure tutte grande secondo la giusta misura, e tali vorrei che fossero anco giusto almeno le figure principali, però avvisate subbito il prezzo et anche il parere del signor Federico. Mi hanno voluto dar danari ma non gl'ho voluti finché non mi darete la risoluzione. Confidandomi che se ciò sarà aiutato dal conseglio del signor Federico tutto riuscirà bene, scemando et aggiungendo quello che parerà a Sua Signoria [...] Le monache mi hanno mandato un bindello qual fa troppo volume che non si può accomodare in questa lettera: ho tolto la misura con questo filo, et il più grande è la metà dell'altezza, l'altro più corto è la metà della larghezza. Monsignor Mazenta dice che non è possibile, chi non volesse fare una cosa sproporzionata, aggiungervi né scemarvi cosa alcuna».
Archivist's notes
Coll. BUU, Congregazione di Carità, 37, IV, f. 421r-v
Bibl. Sangiorgi 1982, pp. 29-30, n. XV
Bibl. Sangiorgi 1982, pp. 29-30, n. XV
Physical type
Foglio
Preservation status
Buono
Language
Italiano
Project
Keywords
Barocci
Alessandro Mazenta
Guidubaldo Vincenzi
Ludovico Vincenzi
File(s)
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Name
B_37_F_4_0103.JPG
Size
11.98 MB
Format
JPEG
Checksum (MD5)
556130c3ec0156c98c7eee17af8a1bd9