Garrone, Maria Antonietta

«Maria Antonietta Mercalli (Novara 1885 - Forlì 1944), orfana di entrambi i genitori, sposò Giovanni Garrone all'età di sedici anni. Temperamento tenace e volitivo, si trasferì da Novara a Pesaro coi tre figli, Carla, Edoardo e Guido, per consentire alla maggiore di continuare a perfezionare lo studio del violino con il Maestro Riccardo Zandonai. Qui vide in pochi anni andare in frantumi la famiglia: morto, nel '28, il genero, nel '31 il prediletto Edoardo, nel '32 il marito ed il figlio Guido appena diciottenne. SI strinse allora in un'unica famiglia alla figlia Carla ed ai tre nipotini, senza tuttavia rinchiudersi nella tranquillità provinciale, ma anzi coltivando le amicizie novaresi e romane, spinta dal desiderio di veder pubblicate le opere di Dino. Grazie all'intercessione di Giorgio Pini ottenne un colloquio col Duce, che spese la propria parola a favore dell'opera garroniana, ed anzi ricevette, in un colloquio privato a Palazzo Venezia avvenuto il 15 marzo 1938, proprio dalle mani di Maria Antonietta, una copia del volume delle "Lettere" curate da Ricci e Bilenchi. (Dino Garrone, "Carteggi con gli amici (1922-1931)", a cura di Tiziana Mattioli e Anna T. Ossani, introduzione di Giorgio Cerboni Baiardi, Ancona, Banca Popolare dell'Adriatico, 1994, v. 2, p. 1285)