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Name
Corrispondenza
Creator (Person)
Type
Serie
Length
10.0
Extent
Unità archivistiche 488
Description
La serie è costituita da atti raccolti in 488 unità archivistiche condizionate in 89 scatole di cartone, per gli anni dal 1890 al 1938. Il secondo estremo cronologico della serie è da mettere in relazione con una lettera inviata in occasione del decennale della scomparsa di Paul Sabatier dalla moglie Léna a don Brizio Casciola, sacerdote umbro noto per aver promosso, con notevole impegno personale, iniziative volte all’inclusione e al miglioramento sociale di categorie svantaggiate nonché grande amico del Nostro, tra i suoi più assidui interlocutori. La lettera di cui in parola è stata rinvenuta frammista a quelle del 1928, tolta e inserita in un nuovo fascicolo.
La documentazione che fa parte della serie Corrispondenza è costituita in massima parte da lettere, cui vanno aggiunti circolari e avvisi a stampa, opuscoli ed elaborati dattiloscritti, ricevuti e spediti da Paul Sabatier, di volta in volta segnalati in inventario, nonché le minute di risposta alle lettere in arrivo, e attesta giorno per giorno lo svolgersi dei contatti dello studioso in relazione alle attività didattica, di ricerca, di studio, e a quella inerente al ministero sacerdotale, ovvero di pastore luterano, per il periodo successivo al trentesimo anno di vita, circa, fino alla fine della sua esistenza.
I molteplici interessi coltivati da Sabatier, così come l’esigenza costante di un confronto diretto con una moltutidine di uomini e donne, assai spesso figure di spicco del mondo della cultura - in senso lato - tra Otto e Novecento come si dirà, sono alla base della fittissima corrispondenza prodotta che ammonta all'incirca a 40000 lettere.
Non è questa la sede per considerazioni specifiche riguardanti i contatti con tali personalità, arduo e complesso si rivelerebbe un tentativo di questo tipo e, soprattutto, non è questo un compito che rientra nell’ambito del presente lavoro. Tuttavia, si ritiene doveroso almeno tracciare i raggruppamenti di massima degli innumerevoli interlocutori di Paul Sabatier, tanto di grandissima levatura e notorietà nei settori di competenza (due nomi tra gli altri: Fëdor Dostoevskij e Antonio Fogazzaro) quanto figure ancor oggi poco note, se non addirittura rimaste sconosciute, operanti principalmente nel continente europeo e, in alcuni casi, negli Stati Uniti d’America:
- pastori e noti esponenti del protestantesimo, prelati cattolici, sacerdoti e religiosi (in prevalenza appartenenti all’Ordine francescano, ma in forma non esclusiva), paladini del cristianesimo sociale;
- docenti universitari di discipline storiche (storici della Chiesa in particolare), teologiche, bibliche, giuridiche (storici del diritto e costituzionalisti _in primis_), filosofiche;
- personalità del mondo della politica, dell’arte, della letteratura e della critica letteraria, traduttori;
- pedagogisti, educatrici, archeologi, bibliotecari, linguisti, economisti, etnologi;
- nobildonne, attiviste fortemente impegnate in favore dell’emancipazione femminile e nella lotta alle devianze morali e all’analfabetismo, educatori dei fanciulli, dei giovani e degli appartenenti alle classi subalterne, filantropi, collezionisti;
- corrispondenti di quotidiani e collaboratori di riviste specialistiche, di vario orientamento;
- editori e librai, fornitori di servizi e di prodotti diversi;
- persone comuni, bisognosi di aiuti materiali e spirituali.
Certo è che la “Vie de Saint-François”, pubblicata per la prima volta nel 1893 (fu preceduta in verità da vari altri lavori) diede a Paul Sabatier una risonanza immediata ed enorme e una notorietà tanto vasta quanto diffusa, consentendogli di allacciare fin da subito rapporti assai fecondi e in molti casi di lunga durata, ampiamente documentati dalla corrispondenza descritta in inventario. L’archivio di Paul Sabatier, che integra e completa le pubblicazioni e quanto comunque era già noto dello studioso, si pone sicuramente come “osservatorio” privilegiato non solo in riferimento a san Francesco d’Assisi, al francescanesimo delle origini, al vaglio delle fonti francescane e al ruolo della Chiesa al principio del Duecento, ma anche rispetto alla complessità e agli intrecci di interessi, di tensioni, della “ricerca” e del pensiero che agitarono la temperie culturale del periodo in cui il Nostro visse. Sullo sfondo della figura del santo serafico, di cui Sabatier fornì una rilettura, si ergono infatti varie altre dense problematiche - cui si accenna _en passant_ - quali la necessità di una autentica riforma religiosa ed ecclesiastica, con conseguente rinnovamento della vita cristiana, la ridefinizione dei rapporti Stato-Chiesa, l’ecumenismo e la ricerca costante del dialogo tra le chiese cristiane del tempo di Sabatier in Europa, il rinnovamento sociale, il diffondersi e il consolidamento tanto delle idee moderniste quanto delle posizioni antimoderniste.
Creation Time
2022-03-31T12:15:32.504Z
Leaf
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(All)



Refined By:
Title:  B.001 - F.002 - 1890, settembre

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B.001 - F.002 - 1890, settembreCorrispondenzaFascicolo