FULVIO SANTINI (FUFFI)

Il 23 Aprile 1918 Fulvio Santini (Fuffi) nasce a Fabriano. A 12 anni, si trasferisce in Urbino e lavora come apprendista nella Bottega del fabbro Meli che rimarrà il suo unico e riconosciuto maestro. Dal 1950 partecipa a vari concorsi di artigianato artistico nazionale cogliendo importanti riconoscimenti. Nel 1956, presentato da Francesco Carnevali, espone le sue opere alla “Bottega G.Santi” di Urbino. Dal 1961 insegna laboratorio di Metalli presso l’Istituto Statale d’Arte di Urbino. Nel 1983 nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale a Urbino viene allestita la mostra antologica dei suoi lavori e nel 1986 dona a nome di tutti i bambini del mondo un lavoro in ferro battuto al Prof. Albert Sabin scopritore del vaccino antipolio. Fulvio Santini muore il 16 Novembre 1988. A Fuffi non piaceva essere chiamato artista, preferiva definirsi “artigiano del ferro”. Non c’è urbinate che non abbia avuto un contatto con lui: attraverso i suoi lavori in ferro battuto, come compagno di gioco delle bocce, nel corso di dibattiti cittadini (molti ricordano ancora l’infuocata polemica sostenuta contro il progetto di ampliamento del cimitero presentato da Arnaldo Pomodoro o la poesia “Addio vecchio Mercatale” in cui appassionatamente contrastava la decisione di costruire un nuovo parcheggio al Mercatale luogo di giochi e di ricordi) ed ancora durante gli anni di insegnamento nella sezione di Metallo all’Istituto Statale d’Arte di Urbino. A chi lo incontra solo oggi attraverso queste opere, Fuffi lascia un messaggio che pur legato nella concezione, all’ambiente locale può essere colto universalmente. Questi “ferri” sono illustrazioni di un mondo a metà tra il reale e il fantastico, frutto di una innocente genialità artistica che piegando la durezza del ferro fa vivere queste figure non definite.

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